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Il carrello della spesa 1.800 in più a famiglia

Il carrello della spesa diventa sempre più caro e i prezzi alle stelle di pane e pasta fanno profilare una vera emergenza. A luglio arriva una nuova stangata sui beni di prima necessità, che si va ad aggiungere ai rincari che hanno colpito i portafogli degli italiani da inizio anno. Dalle prime rilevazioni dell`Istat, sono emersi rialzi del 25% per la pasta, del 13% per il pane, dell`11,1% per il latte e del 4,3% per le carni. Una serie di rialzi che non lasciano indifferente l`Antitrust: dopo aver chiuso a giugno l`istruttoria sul pane e avviato quella sulla pasta, l`autorità “sta esaminando le condotte di prezzo in altri comparti del settore agroalimentare, in particolare il latte“, come dichiarato dal presidente, Antonio Catricalà. “Il latte è un grosso problema“, dice Catricalà: è un settore che “stiamo monitorando“, anche se è ancora presto per parlare di istruttoria. Gli aumenti rischiano di mettere in ginocchio le famiglie italiane, per le quali si profila “un`ulteriore stangata da 1.700 euro“ per il Codacons e da 1.800 euro per Adusbef e Federconsumatori. Secondo i consumatori, il Governo “non può stare con le mani in mano“ e deve “salvare migliaia di famiglie dal rischio bancarotta“. Per l`Adoc “una famiglia su quattro versa in grave crisi economica“, visto che la crescita dei salari non è assolutamente in grado di compensare quella dell`inflazione. Ieri l`Istat infatti ha rilasciato i dati anche sulle retribuzioni nelle grandi imprese, che mostrano una crescita annua del 3,3% a maggio, molto lontana quindi dall`attuale +4,1% dell`inflazione. L`occupazione nei gruppi di grandi dimensioni, invece, è ancora ferma, confermando l`immobilità già vista ad aprile.

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