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Il Carspac va avanti per la vecchia strada

La componente del Carspac (il comitato sorto all`indomani del crac Coopcostruttori) che non ha aderito al Codacons, ha deciso: andrà per la propria strada. Dunque, la spaccatura con gli ex colleghi del coordinamento, con coloro che invece hanno deciso di affidarsi al Codacons e alla sua diversa strategia, rimane. Anzi, è uno “squarcio“ sempre più profondo. “Nel pomeriggio di giovedì 3 luglio – si legge in una nota del portavoce Valerio Cellini – si è riunito il coordinamento della componente del Carspac che non ha aderito al Codacons, composto da 13 persone. Le assemblee del 23 e del 24 giugno scorso, convocate dalla componente del Carspac rispettivamente ad Argenta e a Filo, assemblee molto partecipate con circa 300 persone, hanno approvato le proposte di portare avanti le linee del Carspac, che erano alla base della manifestazione di Argenta del 3 aprile scorso. Forte del mandato ricevuto dalle assemblee – si legge nella nota -, si è riunito il Coordinamento, che ha esaminato la situazione venutasi a determinare a seguito dell`intervento del Codacons. Noi abbiamo deciso di continuare a rappresentare la stragrande maggioranza degli aderenti al Carspac che non si è avventurata nella scelta del rinvio dei termini di decorrenza della prescrizione nei confronti di Legacoop. Questo coordinamento sarà attento inoltre a seguire eventuali situazioni di disagio, conseguenti all`invio delle “famose“ raccomandante, in cui possa essere di utilità il suo intervento e se richiesto. Il Coordinamento ha poi deciso di impegnarsi nelle tre questioni già note: richiesta a Legacoop di mantenere gli impegni dell`estate 2007 e di impegnarsi ulteriormente per la costruzione del terzo tempo della solidarietà; riprendere l`iniziativa sui Fondi dormienti e la messa in atto da parte delle imprese cooperative di un meccanismo che garantisca il prestito sociale. E` stato deciso su questi temi – conclude la nota – di chiedere prossimamente un incontro a Legacoop regionale e provinciale. Successivamente saranno chiesti incontri con rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche“.

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