I legislatori ed i commercianti dovranno lavorare ancora molto prima che Internet possa offrire un ambiente affidabile in cui i consumatori siano in grado di effettuare i loro acquisti certi di ottenere le dovute garanzie. Questa è la principale conclusione di uno studio comparato sul commercio telematico, finanziato in parte dalla Commissione Europea con 75.000 Euro, e pubblicato dalla Consumers International. Scopo della ricerca è stato quello di individuare i principali problemi di quanti , nel mondo, decidono di servirsi di Internet per comperare qualsiasi tipo di merce. L’indagine è stata condotta tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999, ed ha coinvolto le organizzazioni dei consumatori di 11 paesi. I ricercatori hanno ordinato un totale di 151 articoli da postazioni situate in 17 paesi diversi. I risultati dell’indagine dovrebbero far riflettere tutti coloro che sono coinvolti nel commercio telematico e quanti si occupano di tutelare i consumatori. In alcuni casi gli articoli non sono arrivati affatto; Alcuni acquirenti hanno atteso oltre 5 mesi prima di essere rimborsati Circa la metà – 44% – dei prodotti è arrivato senza ricevuta Il 73% dei commercianti non è stato in grado di fornire i termini cruciali dei contratti Oltre il 25% non ha fornito indirizzi o numeri telefonici Il 24% è stato poco chiaro circa l’importo totale dell’articolo offerto. Alla luce di tali risultati invitiamo i consumatori a non lasciarsi attirare soltanto dall’apparente convenienza delle migliaia di offerte che ogni giorno si possono trovare in rete. I prezzi invitanti, la velocità e la grande varietà possono di certo attirare il consumatore, ma e bene stare in guardia poiché dietro a vetrine tanto scintillanti si nascondono spesso delle grandi “fregature”, e dall’altra parte della rete non c’è nessuno ad offrire garanzie o spiegazioni.