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IL CODACONS DENUNCERA` VERONESI…

Il Ministro della Sanità Umberto Veronesi persiste nelle sue posizioni dichiarando che le onde elettromagnetiche non sono cancerogene e il CODACONS annuncia che presenterà una denuncia nei suoi confronti per i danni provocati con il suo atteggiamento e le sue affermazioni a quanti, in questi anni, hanno lavorato per ridurre l’inquinamento elettromagnetico. Le sue definizioni date alla problematica dell’elettrosmog offendono gravemente sia coloro, ricercatori e scienziati che diversamente da Veronesi hanno pubblicato studi sull’argomento sia i rappresentanti eletti dal popolo italiano, i parlamentari, che hanno approvato la legge quadro sull’elettrosmog, legge che nelle sue premesse espressamente finalizza la regolamentazione alla tutela della salute, preceduta dall’intenso lavoro delle commissioni parlamentari e del gruppo di lavoro Sanità, Ambiente e Telecomunicazioni.

Ma evidentemente il ministro 2e oncologo Veronesi è più attento ad applicare metodi curativi che preventivi e sorprendentemente si espone su materie che solo oggi sono oggetto della sua attenzione cioè nel momento in cui il Parlamento ha deciso di stanziare decine di miliardi per il risanamento facendosi di fatto e conseguenzialmente portavoce degli interessi delle lobbies e contrastando l’applicazione della legge.

Ebbene accade quindi che nel nostro Paese un solo soggetto potrebbe mettere in pericolo il lavoro di anni svolto per la prevenzione e basato su studi non solo internazionali ma dello stesso Istituto Superiore di Sanità (ISTISAN 95/29 e Documento Congiunto ISS-ISPESL 1998 in cui esplicitamente si riconosce il nesso di causalità tra esposizione a basse frequenze e leucemia infantile) provocando la disapplicazione di una legge dello Stato e omettendo in maniera grave l’emanazione dei decreti attuativi.

Ma il CODACONS si chiede perché mai tanto impeto e furore nelle parole del dott. Veronesi quando tanti suoi colleghi dello suo stesso Istituto di prevenzione dei tumori di Milano ( ricordiamo il dott. Crosignani) da anni hanno scritto che l’inquinamento elettromagnetico nuoce alla salute? Perché mai tanto interesse sulla destinazione del denaro pubblico, destinazione data in sede parlamentare, per il risanamento dei siti a rischi?.

Di sicuro possiamo dire che non sarà Veronesi a censurare e a imbavagliare la lotta contro i danni provocati dall’inquinamento elettromagnetico, azione che il Codacons persegue sia attraverso la richiesta di limiti cautelari, sia attraverso la denuncia della esistenza di una commistione di interessi tra pubblico e privato esistente in alcuni Istituti di importanza nazionale. Proprio come è avvenuto per la vicenda cui fa riferimento il dott. Bernardini sul Corriere della Sera di oggi, pag. 5 nell’art. dal titolo ?Bernardini: usa la paura a fini politici, vada via? e alla commissione di cui ha fatto parte, istituita presso l’ISS, nei confronti di soggetti che rivestono funzioni di rilievo nell’Istituto Superiore di sanità e allo stesso tempo aderiscono a società private che hanno ricevuto donazioni dalla Motorola.

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