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IL CODACONS DENUNCIA:IN FRANCIA LE ASSICURAZIONI PER LE MOTO CALANO

I motociclisti italiani trovano un alleato prezioso per dare risonanza alle loro sacrosante proteste. Il CODACONS ha infatti promesso di dare battaglia, soprattutto alla luce delle ineccepibili considerazioni dei centauri nostrani.

Che fin da subito hanno portato come dote, la preziosa informazione secondo la quale in Francia, la Assurance Mutuelle des Motards, unica compagnia di assicurazioni al mondo autogestita da motociclisti, praticherà quest`anno a tutti gli assicurati (oltre 120.000) una riduzione compresa tra 50.000 e 100.000 lire in virtù dei buoni risultati economici raggiunti dall`impresa.

Situazione ben diversa, pertanto, dall’assurda situazione ? una vera doccia fredda ? fotografata dall’indagine condotta dall’ISVAP.

E’ inevitabile, denuncia il CODACONS, che questo indiscriminato aumento dei premi porterà a intuibili conseguenze: una per tutte, è già iniziato un fiorente traffico di contrassegni falsi gestito dalla camorra.

Ulteriore indesiderato risultato sarà l’aumento del traffico cittadino, considerato che, per esempio a Napoli, saranno pochi quelli che continueranno ad utilizzare il ciclomotore per gli spostamenti quotidiani. Difatti, allo stato, una polizza costa paradossalmente più del ciclomotore.

E tale situazione si ha al termine dell’introduzione di riforme strutturali, quali la legge sul casco obbligatorio, l’introduzione della prova pratica per il conseguimento della patente A; l’obbligo di conseguire la patente A per condurre motocicli di qualsiasi cilindrata; la limitazione a 11 kw per le moto fino a 125 cc guidabili dai sedicenni; la limitazione biennale a 25 kw per i neo patentati; l’estensione del casco obbligatorio ai conducenti di ciclomotore maggiorenni.

Precisano al CODACONS che le attuali richieste sono da considerare al limite dell`estorsione, considerando che la scelta del mezzo privato è il più delle volte obbligata.

Si chiede pertanto a maggior ragione, il blocco delle tariffe o la fiscalizzazione degli oneri sociali, considerato che lo spostamento su due ruote, da incrementare unitamente al trasporto pubblico, rappresenta una scelta ecologica e razionale, diminuente il traffico su quattro ruote.

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