Site icon Codacons Lombardia

Il Codacons: “Migliaia di ricorsi contro Brunetta“

Anche il Codacons del Veneto si schiera contro la guerra di Brunetta agli assenteismi sul posto di lavoro, appoggiando il mega ricorso del Comitato fannulloni operosi. Sono migliaia i dipendenti pubblici che si stanno organizzando per rivolgersi al Tar del Lazio contro le disposizioni del Ministro della Funzione pubblica. Il ricorso curato dallo studio dell`avvocato Carlo Rienzi, che coinvolge i lavoratori di tutta Italia (operanti in Agenzie delle entrate e del territorio, Camere di commercio, tribunali, prefetture, autorità garanti, scuole e uffici scolastici, istituzioni universitarie, uffici di collocamento, o in enti pubblici e della sanità) vuole provare l`illegittimità costituzionale del provvedimento che non terrebbe conto della parità di trattamento, del sistema di tutela sociale, e il principio di efficienza stabiliti dalla Costituzione e avallati dai contratti nazionali del lavoro che vi fanno riferimento. Che il diritto alla malattia venga sanzionato con sottrazioni sullo stipendio non va giù alla Codacons del Veneto. “La guerra che sta portando avanti il ministro Renato Brunetta con annunci roboanti aumenta i pregiudizi su una categoria di lavoratori – spiega il presidente Franco Conte – non fa che chiudere il dialogo per trovare una soluzione al problema, spingendo i sindacati già troppo conservatori a chiudersi nelle loro posizioni quando invece dovrebbero trovare spazi nuovi di negoziazione. Dalla grinta di Brunetta ci si aspettava risultati effettivi e non strumenti inefficaci “. Il periodo di infermità dovuta a motivi di servizio escluderà i trattamenti economici aggiuntivi stabiliti da contratto, così come per i primi dieci giorni di malattia in cui il dipendente perderà gli emolumenti previsti da contratto individuale e dovrà accontentarsi per quel periodo della paga base con una riduzione notevole degli introiti. E` inoltre stato ampliato il periodo di reperibilità giornaliera per le visite di controllo degli ispettori Inps al malato rispetto a quello attuale. Questi i punti focali delle nuove disposizioni introdotte dal Ministro che verranno contestati al Tar del Lazio col ricorso che accusa la nuova regolamentazione di ledere il diritto inviolabile alla salute ed i diritti al ristoro economico e trasformano la malattia, causa di forza maggiore, in una colpa del lavoratore e lo punisce privandolo di una parte della retribuzione. Chi volesse informazioni o partecipare all`iniziativa potrà inviare una mail entro il 15 settembre ricorsofannulloni@studiorienz i.it. Contro le politiche del Governo, colpevoli secondo i sindacati di cancellare i diritti dei lavoratori favorendo l`impresa, si schiera anche la Cgil sul caso delle Poste Italiane. L`Eliminazione dell`obbligo di ripristino sul luogo di lavoro dei dipendenti precari riammessi a seguito di sentenze non definitive, andrebbe ad invalidare l`accordo siglato a metà luglio tra Poste Italiane Spa, SLC Cgil, Uil post, Sailp escludendo ogni possibile soluzione conciliativa. Romina Varotto.

Exit mobile version