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Il Codacons propone uno “shopping day” per il 23 dicembre con sconti del 30%

ROMA La crisi non risparmia il Natale. Le prime indicazioni che giungono dalle associazioni dei consumatori indicano per il 2008 una campagna dei regali sottotono.  Se il Codacons stima una flessione del 15% delle vendite complessive, perfino i mercatini di Natale, ospitati in questi giorni nelle principali piazze italiane, insidiati anche dalle promozioni di ipermercati ed outlet, vedranno quest’anno, secondo le stime di Telefono blu, ridursi le vendite del 17%.  E allora i consumatori chiedono uno «shopping day» per il 23 dicembre: un solo giorno, spiega il Codacons, «di sconti al 30% su tutta la merce in vendita, così da consentire ai cittadini di acquistare gli ultimi regali a prezzi scontati, e dare un ultimo impulso alle vendite attualmente in picchiata». Anche se l’attenzione dei consumatori sembra ormai già tutta orientata verso l’imminente stagione dei saldi. Il clima di sfiducia delle famiglie, evocato anche l’altroieri dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa di fine anno, sta provocando una contrazione dei consumi nel mese tradizionalmente più dedicato agli acquisti ed una selezione degli oggetti destinati a finire sotto l’albero. Secondo le stime di Telefono Blu, gli acquisti di prodotti in promozione sono saliti del 51%, al nuovo record storico, mentre la spesa complessiva per i regali è scesa del 7%. Una tendenza che, salvo sorprese, proietta le aspettative dei commercianti sull’ormai imminente stagione dei saldi. Non sono pochi, stando alle prime stime, gli italiani che concentrano gli acquisti natalizi su generi alimentari, libri e regali «utili», rinviando le spese per abbigliamento, calzature e accessori ai primi di gennaio, quando le vetrine esporranno la merce in saldo. La prima città a partire, come ormai tradizione, sarà Napoli dove, fra poco più di una decina di giorni, (venerdì 2 gennaio) i negozi potranno vendere la merce rimasta a prezzo ribassato. Il capoluogo partenopeo non sarà però il solo, quest’anno, ad avviare i saldi dal giorno dopo Capodanno: sempre il 2 partirà anche Trieste, che andrà avanti fino al 30 marzo. Nella maggior parte delle città (Roma, Milano, Palermo, Bari, Catanzaro, Genova, Bologna, Venezia e Torino) bisognerà invece aspettare il giorno successivo, sabato 3 gennaio. Il giorno dell’Epifania, 6 gennaio, sarà la volta di Ancona. A Firenze, Potenza e Perugia l’ora x scatterà il 7 gennaio, mentre a Cagliari l’8 gennaio. Più in là partiranno Aosta e l’Aquila (10 gennaio) e per ultima Campobasso (15 gennaio). I consumatori avranno tempo tra sei settimane e due mesi per gli acquisti a prezzo ribassato, prestando la massima attenzione al cartellino del prezzo che dovrà mostrare tre numeri: il prezzo originario del prodotto, la percentuale di sconto e il prezzo finale. Secondo Adusbef e Federconsumatori, infatti, questa stagione di ribassi sarà «molto fredda» e solo il 45% delle famiglie, pari a 10,8 milioni di persone, ne approfitterà. Ma se i consumatori italiani hanno deciso di spendere di meno e di tagliare anche sui regali di Natale, i commercianti paventano misure drastiche per fronteggiare la crisi. E si parla di riduzioni del personale.

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