Site icon Codacons Lombardia

Il gas dell`Adriatico basterà solo 6 mesi: vale la pena rischiare la subsidenza?

Mentre dalla Provincia di Rovigo stanno partendo le lettere d`invito ai 50 Comuni per la grande manifestazione di mercoledì 30 luglio a Porto Viro (inizio alle 17) contro la ripresa delle estrazioni di mentano, si susseguono le prese di posizioni contrarie.“Tutto il mio apprezzamento all`iniziativa del presidente Federico Saccardin per mobilitare gli enti locali“ afferma l`onorevole Antonio Borghesi dell`Italia dei Valori. Che poi svela un retroscena sul fronte dei risarcimenti previsti alle terre che subiranno le estrazioni. “Avevo presentato un emendamento al decreto legge che chiedeva, in caso di via libera, almeno il 10\% del ricavato degli idrocarburi estratti alle popolazioni costiere di Rovigo. Lega, Forza Italia e An lo hanno stroncato“.Anche il Codacons di Rovigo protesta e chiede ai politici di rimboccarsi le maniche per fermare anche le estrazioni già avviate al largo delle coste croate. “Vogliamo davvero l`emergenza acqua alta a Rosapineta, nel Delta del Po, a Venezia, Chioggia e a Sottomarina, e pagare i danni del cuneo salino, solo per sfruttare giacimenti che valgono appena sei mesi del fabbisogno italiano di gas? – chiede la presidente Chiara Crivellari – Eni e il gruppo petrolifero croato Ina hanno fatto trivellare i fondali in territorio istriano, a due passi dal confine marittimo italiano. Hanno scoperto che dai 15 giacimenti trovati possono essere estratti 50 miliardi di metri cubi di metano, invece dei 30-35 miliardi che i geologi italiani avevano stimato un decennio fa quando l`allora governo D`Alema aveva imposto il divieto di sfruttare i giacimenti di metano. Tuttavia i 50 miliardi di metri cubi nei giacimenti istriani equivalgono a soli sei mesi del fabbisogno nazionale italiano: siamo certi, allora, che il gioco valga la candela?“, chiede Crivellari ai favorevoli alla ripresa delle estrazioni anche al largo della costa italiana.Prelevare metano nel golfo di Venezia e nei fondali nel Polesine, sostiene il Codacons, significa compromettere il già delicato equilibrio geologico delle due zone. Inoltre, “la salinizzazione dei fiumi e delle falde acquifere, fenomeno che si riscontra ogni qualvolta si abbassa il litorale, comprometterebbe sia l`agricoltura sia gli allevamenti ittici“. Morale della favola, secondo il Codacons, “fatti quatto conti, tra la progettazione, l`estrazione, la commercializzazione e i danni derivanti dall`abbassamento del suolo, ci vien da chiedere come si può giudicare positivamente l`accesso ai giacimenti delle coste venete, solo per coprire l`equivalente di sei mesi del fabbisogno italiano?“

Exit mobile version