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Il giorno dello “sciopero della pagnotta”

Oggi torna quello che qualcuno ha battezzato "sciopero della pagnotta": il biocottaggio per un giorno dei prodotti a largo consumo che hanno registrato gli aumenti più consistenti. In particolare alimentari e combustibili. Le associazioni dei consumatori (che in maggioranza hanno deciso di aderire alla protesta) snocciolano le cifre del caro vita. Rispetto a un anno fa, un chilo di pane costa in media 16 per cento in più, la pasta 26 per cento in più, un litro di gasolio quasi il 20 per cento in più. Secondo Federconsumatori "una mensilità di lavoratori e pensionati è stata bruciata dagli aumenti già avvenuti, l’altra mezza mensilità sarà bruciata dall’aumento delle tasse e dall’inflazione". Il Codacons "invita tutti a boicottare i prodotti di prima necessità che hanno registrato un intollerabile e ingiustificato aumento". L’invito è "ad astenersi per l’intera giornata dall’acquisto e il consumo di pane e pasta", oltre che a "risparmiare su energia elettrica, gas e carburanti". L’invito si estende a lasciare la macchina in garage e a comprare prodotti locali a "chilometri zero", senza bisogno di trasporto.

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