Buone notizie per gli automobilisti italiani. E’ arrivata infatti una nuova sentenza di un Giudice di Pace che riconosce il rimborso del 20% della polizza rc auto, in relazione al cartello anticoncorrenza messo in atto dalle compagnie d’assicurazione, ma con una decisione molto particolare.
Mentre infatti il Giudice di pace di Lecce aveva riconosciuto il diritto al rimborso dell’assicurato ?per diritto? a seguito delle modifiche introdotte da decreto salva-compagnie, la sentenza del Giudice di Pace di Amelia, dott. Francesco Romanelli, ignora del tutto questo decreto e riconosce il rimborso all’automobilista assistito dall’Intesa dei consumatori.
Motiva infatti il Giudice nel suo provvedimento:
?l’atto di citazione non appare volto ad ottenere né il risarcimento di un danno, né un provvedimento di urgenza, né la nullità di un contratto. In effetti il contratto viene ritenuto pienamente valido e non si vede quale interesse potrebbe avere l’assicurato attore a vederlo annullato. Dalla lettura dell’atto di citazione l’azione svolta dall’attore appare chiara e lampante. Essa è volta ad ottenere il ristoro di somme che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ritenuto pagate in eccesso, per ingiustificati aumenti applicati illecitamente da un gruppo di compagnie di assicurazione alle tariffe R.C.A. [?] Pertanto la domanda trova il suo fondamento nel rilievo evidenziato dalla Autorità che l’illecito patto era teso a determinare una maggiorazione dei premi assicurativi?.
Il Giudice di pace di Amelia sulla base di queste motivazioni ha dunque condannato la compagnia WINTERTHUR a restituire all’attore la somma di 611,07 euro più interessi e spese legali.
L’Intesa dei consumatori plaude le ultime decisioni dei Giudici di pace poiché riaprono la strada agli automobilisti italiani che negli anni del cartello hanno ingiustamente pagato tariffe rc auto illecitamente maggiorate.
ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI stanno quindi predisponendo migliaia di cause per far ottenere agli assicurati il rimborso del famoso 20%, rimborso che nemmeno il decreto salva-comapgnie, ora addirittura ignorato dai giudici, riesce a bloccare.
Tutte le informazioni utili e i modelli per il ricorso sui siti delle 4 associazioni www.intesaconsumatori.,it, www.adoc.org, www.adusbef.it, www.codacons.it e www.federconsumatori.it.