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“Il Governo defiscalizzi la tredicesima” La richiesta fatta al Governo dalle associazioni dei consumatori

 ROMA. Tagli che portino il tasso di riferimento europeo al 2% entro il 2009 e una defiscalizzazione della tredicesima che aumenti il potere d’acquisto delle famiglie. Sono queste le misure urgenti che Adusbef e Federconsumatori chiedono per far fronte alla «drammatica» situazione delle famiglie. Le associazioni denunciano le «sofferenza» delle famiglie che hanno contratto mutui e la «caduta verticale» dei consumi, «che comporterà effetti disastrosi sulle imprese». Per questo «è urgente intervenire immediatamente per rilanciare i consumi e per ridare fiato all’economia: prima di tutto concertando un intervento a livello europeo che promuova un’accelerazione indispensabile della diminuzione del tasso di sconto»; poi convocando «un tavolo con tutte le forze sociali in cui si decida una moratoria ed un abbattimento dei prezzi dei beni, soprattutto di quelli di largo consumo». Infine i consumatori chiedono una «defiscalizzazione che aumenti il potere d’acquisto delle famiglie, anche attraverso la tredicesima». In effetti si preannuncia un Natale magro sul fronte dei consumi da parte degli italiani.  Il Codacons ha svolto, infatti, una prima indagine per testare la propensione agli acquisti da parte dei consumatori nel periodo delle prossime festività natalizie, e i risultati sono tutt’altro che incoraggianti. Il primo dato che emerge chiaramente è che la stragrande maggioranza dei cittadini chiede con forza di anticipare i saldi prima delle feste. Ben l’89% del campione intervistato vuole i saldi di fine stagione già a dicembre.  «Ciò – spiega il Codacons – consentirebbe alle famiglie di acquistare regali, addobbi per la casa, e prodotti alimentari senza rinunce e senza dilapidare la magra tredicesima, già massacrata da rincari, rate, mutui, bollette». L’indagine realizzata dall’associazione evidenzia inoltre una forte tendenza a ridurre gli acquisti nel periodo natalizio, in assenza di un sensibile calo dei prezzi prima delle feste. Si prevede, infatti, nei vari settori la una riduzione dei consumi pari al 5% per gli alimentari, 25% per addobbi per la casa, 20% per regali vari e un calo del 10% per i giocattoli.  «Per il primo anno – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – anche i consumi alimentari potrebbero subire una contrazione durante le feste di Natale». «Questo perché i rincari registrati da inizio 2008 hanno di fatto fortemente impoverito le famiglie, che ridurranno all’osso il budget da dedicare al cenone, all’acquisto di addobbi per la casa e regali vari. Invitiamo pertanto i singoli commercianti, se non vogliono vedere le proprie vendite crollare a picco a Natale, ad anticipare i saldi almeno al 15 dicembre».  

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