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Il greggio cala, ma il pieno resta un lusso

SU E GIÙ Guerra in vista? Il petrolio schizza. La domanda di oro nero è stata sovrastimata? Voilà che il prezzo scende. E a cavalcioni su questa altalena c`è il caro-carburante. Lo sanno bene gli automobilisti spremuti come limoni dai benzinai il mattino dopo. Anche se non hanno ancora chiaro in testa come mai quando il petrolio sale il pieno costa un occhio della testa, mentre quando cala della riduzione del prezzo di benzina e gasolio quasi non ci si accorge. A confermare i loro sospetti arriva una denuncia dalla Cgia, l`associazione artigiani e piccole imprese di Mestre. “Si tratta di una vera e propria speculazione ai danni dei consumatori – dichiara Giuseppe Bortolussi – è vero che c`è stato un riapprezzamento dell`euro sul dollaro ma queste sfasature non sono giustificabili. Intervenga subito Mister Prezzi, questa situazione non è più accettabile“. Dal 2 gennaio all`11 luglio, infatti, il prezzo del greggio al barile è passato da un minimo di 100 a un massimo di 147,27 dollari, con un incremento pari al 36,6%. Così sempre in questi ultimi sette mesi, benzina e gasolio hanno seguito a ruota l`impennata del petrolio aumentando rispettivamente dell`11,9% e del 18,5%. Ma a improvvisi rigonfiamenti non seguono altrettanti ribassi. Tant`è che a questi giorni di costante discesa del petrolio non corrisponde un eguale calo del costo del carburante alla pompa. Infatti dall` 11 luglio a oggi il prezzo del barile è sceso attorno ai 118 dollari, con una riduzione del 18,2%. Benzina e gasolio, invece, nelle ultime settimane sono diminuiti soltanto del 4,1% e del 4,2%. Ieri Agip ha tagliato di 1,5 centesimi al litro il listino del gasolio, portandolo a 1,464 euro a litro “Il petrolio scende in picchiata, il carburante con il contagocce“, replicano le associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori denunciano la lentezza dei ribassi nel periodo di punta dell`esodo estivo e chiedono un taglio dei listini fino a 1,40 euro al litro. Per il Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola “esistono i margini per un`ulteriore riduzione compresa tra 0,8 e 1,8 centesimi al litro e entro venerdì, quando saranno diffusi i dati della rilevazione europea di questa settimana, verificheremo se la situazione sarà migliorata“. Il Codacons, invece, punta il dito contro le compagnie petrolifere sospettando cartelli e speculazioni. “Il prezzo dei carburanti – sostiene l`associazione – dovrebbe calare immediatamente del 15% e il fatto che ciò non sia avvenuto accentua i sospetti“. Scendono in campo anche i gestori: nel mirino la Tamoil, accusata dalla categoria di scaricare su chi gestisce i distributori il peso della Robin Tax, con il rischio di altri aumenti per gli automobilisti. Ma per calmierare i prezzi il passo ulteriore sarebbe quello di accelerare le liberalizzazioni del settore, “arrivando ad avere sul territorio almeno 2.000 pompe bianche“, cioè indipendenti, per un risparmio di 7/8 centesimi al litro.Intanto gli irriducibili dell`auto si sono ingegnati per risparmiare. C`è chi è più rapido in curva, chi a suo dire guida in maniera più fluida e addirittura chi guida a “folle“.

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