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“Il maxipiano da 700 miliardi di dollari era l’unica cosa da fare”

 Parole di Henry Paulson, segretario al Tesoro Usa, di fronte al Senato. Ieri tutti i mercati hanno guardato a questo importante appuntamento, la mancata approvazione del piano provocherebbe altri fallimenti e panico. Le Borse hanno vissuto una giornata molto nervosa, gli indici hanno oscillato fortemente prima di chiudere, comunque, in rosso. A Milano l’S&P/Mib cede l’1,35% (penalizzato ancora dai titoli finanziari), Parigi l’1,98, Londra l’1,91 e Francoforte lo 0,64. A meno di un’ora dalla chiusura, Dow Jones a -1,15 e Nasdaq a -0,96. "Il riacquisto degli asset fortemente svalutati – spiega Paulson al Senato – era l’unica cosa che effettivamente potevamo fare. La scorsa settimana abbiamo registrato un nuovo livello della crisi in atto, con conseguenze per tutta l’economia. Ora dobbiamo portare avanti un’azione decisiva per intervenire sulle ragioni di fondo e generali che hanno comportato questo disastro". Paulson e Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, hanno dovuto spiegare che gli americani avrebbero corso rischi maggiori senza questo piano di salvataggio che va a ingrossare il debito federale. "Le attuali turbolenze del mercato – dice il segretario al Tesoro – rappresentano un grande rischio per i contribuenti americani. Quando il sistema finanziario non funziona come dovrebbe sono minacciati i risparmi e le capacità di consumatori e aziende di finanziare spese e investimenti, e quindi la creazione di posti di lavoro". "La vera tutela dei contribuenti – dice Paulson – sarà la stabilità del mercato che si verrà a creare una volta rimossi gli asset a rischio dal nostro sistema finanziario. Questo approccio aggressivo costerà agli americani molto meno dell’alternativa". Che, ha spiegato, sarebbe una serie continua di fallimenti del sistema finanziario. Bernanke ha sottolineato "che i mercati sono ancora sotto forte tensione". E, per questo, le misure varate nei giorni scorsi "dovrebbero essere varate urgentemente". Le Borse, anche se non ci sono dubbi che il piano verrà approvato, temono che un così forte aumento del debito Usa porti a una recessione, a un eccesso di inflazione (con aumento dei tassi). a un dollaro indebolito (ieri 1,47 contro euro). Dopo il forte rialzo di lunedì, in calo il petrolio (ieri sera 105,06 dollari al barile, in ribasso del 3,94%). Denaro in fumo. "Sono 40 mila i risparmiatori italiani coinvolti nel crac Lehman Brothers e che ora rischiano seriamente di perdere le somme investite".  E’ l’allarme lanciato dal Codacons che guarda al numero di clienti che hanno bond, prodotti strutturati e polizze index linked legati alla banca Usa. E pensa a un esposto contro le banche "che hanno piazzato titoli pericolosi" e contro le società di rating "che non hanno avvertito del rischio". Arrivano i giapponesi. Nomura, prima banca d’affari giapponese, dopo aver rilevato le attività asiatiche di Lehman Brothers per 225 milioni di dollari, ha raggiunto un accordo per acquistare quelle in Europa (equities e investment banking) comprese le attività di Lehman Brothers in Italia.
 

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