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IL MINISTERO DEGLI INTERNI HA INTERFERITO CON IL RISULTATO DEL REFERENDUM





Il rappresentante del Comitato Promotore del referendum n. 2 sull`abolizione della servitù coattiva di elettrodotto, Dr. Livio Giuliani, e il Codacons hanno denunciato il Ministro degli Interni Pisanu per aver reso noti i dati dell`affluenza alle urne prima della chiusura delle votazioni.
Il Ministro degli Interni, consentendo ieri la comunicazioni dei dati, ha di fatto interferito con il risultato delle votazioni, favorendo il fronte del NO rispetto a quello del SI. Innumerevoli le normative violate, a cominciare dal principio costituzionalmente garantito ex art. 48 della Cost., della segretezza e dell`eguaglianza del voto. Non sono stati eguali, in particolare, i cittadini che sono andati a votare prima della comunicazione dei dati di affluenza alle urne rispetto a quelli che, aspettando ad andare a votare dopo, si sono avvantaggiati di quel dato, per decidere di astenersi. Violate innumerevoli leggi come ad esempio la Legge 22 Febbraio 2000, n. 28 che vieta fino alla chiusura delle operazioni di voto di “fornire anche in forma indiretta, indicazioni di voto o manifestare le proprie preferenze di voto“. Violato anche l`articolo che nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni vieta di rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull`esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori. Se è vietato rendere pubblico un sondaggio a maggior ragione non può essere consentito rendere noto un dato ufficiale determinante per l`esito finale del referendum?
Per non parlare dell`articolo 9 che stabilisce che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l`efficace assolvimento delle proprie funzioni“.

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