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Il Pd: “Basta con gli incidenti o il presidente cambi mestiere”

PArtito Democratico e associazioni dei consumatori che chiedono le dimissioni del presidente di Atm Elio Catania. La maggioranza di centrodestra che aspetta i vertici dell´azienda in commissione Trasporti per «capire le ragioni di una situazione non drammatica, ma grave». I sindacati che chiedono «l´immediata convocazione di una conferenza sulla sicurezza del trasporto pubblico locale». Il terzo incidente di tram in nove giorni sprofonda la municipalizzata del trasporto pubblico cittadino in una centrifuga di polemiche. «Se il presidente Catania non ha un piano preciso per porre fine a questa vergogna, per noi può cambiare mestiere – attacca Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in consiglio comunale – Venga subito in consiglio a spiegare qual è il programma per la manutenzione delle linee e quale piano intenda adottare contro i continui incidenti». Il Pd chiede di sapere «come vengono impiegati i 400 milioni di euro di liquidità di cui l´azienda dispone dal 2001» e «dove sono finiti i soldi di Ecopass, che se solo fossero investiti nel trasporto pubblico potrebbero migliorarne la qualità».  E il Codacons, oltre a chiedere le dimissioni di Catania, invita la procura della Repubblica ad «aprire un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti e accertare se sussistano profili penalmente rilevanti in relazione alla disastrosa situazione in cui versa la rete dei trasporti pubblici». Martedì il presidente Catania sarà in commissione Trasporti, un´audizione fissata dopo i primi due incidenti e che ora servirà a capire le cause di una sequenza preoccupante di scontri e deragliamenti. «Non dobbiamo drammatizzare una situazione sicuramente seria – chiede Marco Osnato, An, presidente della commissione – Atm parla di un problema di manutenzione non disgiunto da un disguido umano». Sui finanziamenti interviene anche Paolo Valentini, capogruppo di Forza Italia in Regione. «Occorre affrontare il problema a partire dalla prossima Finanziaria – dice Valentini – La Lombardia e Milano, locomotiva d´Italia, non possono rimanere al palo e ricevere solo briciole. Il trasporto pubblico locale deve essere rifinanziato da Roma». Gli incidenti di questi ultimi giorni, segnala il verde Carlo Monguzzi, sono conseguenza della «diminuzione degli addetti alla manutenzione dell´azienda, passati da 2065 del 2002 ai 1801 odierni». Monguzzi chiede che «l´amministratore delegato di Atm intervenga nella competente commissione regionale: spieghi perché continuano a verificarsi incidenti e fornisca le cifre di tutti i guasti più o meno gravi registrati nell´ultimo periodo». Di «situazione inconcepibile» parla invece Onorio Rosati, segretario della Cgil. «Non è pensabile che a Milano accadano incidenti sui mezzi pubblici così di frequente – dice Rosati – Tutto ciò è inconcepibile: è grave che i milanesi non debbano sentirsi sicuri quando salgono su un tram. Speriamo di non doverci trovare all´ennesimo scaricabarile. Per questo chiediamo a Comune e Atm l´immediata convocazione di una conferenza sulla sicurezza del trasporto pubblico locale».

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