Continua l’odissea delle macchinette distributrici di biglietti. Pare, infatti, che le emettitrici automatiche poste nelle stazioni delle metro non funzionino con tutti i tagli di euro. A quanto si apprende il vero incubo è rappresentato dalle monetine da 2 centesimi, che non verrebbero accettate dalle macchinette, rimanendo a volte incastrate nelle apposite fessure. Un problema serio, questo, che riguarda sia i cittadini, sia il personale addetto alle stazioni. Se infatti tale inconveniente crea da una parte disagi all’utente del trasporto pubblico capitolino, costretto a veri e propri tour de force per procurarsi esattamente gli 0,77 euro ( ma mai con monetine da 2 centesimi!) necessari ad ottenere il biglietto, dall’altra rappresenta un problema anche per il personale in servizio alle stazioni, ovviamente sfogo delle lamentele dei cittadini, personale che minaccia addirittura uno sciopero.
Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che molte macchinette risultano spesso fuori uso e che davanti alle poche funzionanti si creano file imbarazzanti, la situazione si fa più che mai ?tragica?.
La soluzione al problema, sostiene il Codacons, non è certo l’arrotondamento del biglietto a 0,80 euro, come invece richiede il presidente Atac, bensì l’adeguamento dei macchinari profumatamente pagati anche con i soldi degli utenti, alle reali esigenze del servizio.
Il CODACONS ha deciso quindi di presentare una diffida all’Atac, nella quale invita l’azienda del trasporto pubblico a risolvere al meglio ed entro 15 giorni tutti i disservizi all’utenza senza proporre ingiustificati aumenti dei prezzi.