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Il petrolio cala, la benzina no. Scajola `bacchetta` le compagnie

IL PETROLIO scende sotto i 118 dollari al barile e tocca i minimi degli ultimi tre mesi ma gli automobilisti non ricevono lo stesso beneficio del calo dei prezzi nel fare il pieno. Mentre sui mercati si raffredda la speculazione (grazie ieri alle notizie sull`aumento delle scorte Usa) torna a infiammarsi la polemica corntro i petrolieri accusati di alzare subito i prezzi di benzina e gasolio quando il greggio aumenta ma di non fare altrettanto quando scende. Una “doppia velocità“ che secondo Contribuenti.it ha permesso alle compagnie (alzando i prezzi dopo due giorni e riducendoli dopo venti!) di incassare 1,8 miliardi di euro e contro la quale il Codacons sta studiando una maxi class action da avviare a gennaio a cui potranno aderire tutti gli automobilisti per ottenere la restituzione del maltolto. Nonostante una riduzione del barile del 18,2% dall`11 luglio, infatti, secondo il Codacons alla pompa il prezzo è diminuito appena del 4,2%. Così gli italiani hanno speso 4 euro in più a pieno. “Una palese ingiustizia ?avverte il Codacons ? a danno dei consumatori che dovrebbero pagare molto meno benzina e gasolio specie in questo periodo di esodo“. MENTRE l`Unione petrolifera si difende sostenendo che i prezzi di benzina e gasolio sono scesi di 7-8 cent al litro negli ultimi quindici giorni (discesa proseguita ieri con l`Agip che ha annunciato un calo del prezzo consigliato del gasolio di 1,5 cent al litro a 1,464 euro), il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sostiene che “allo stato attuale del prezzo del petrolio, esistono i margini per un`ulteriore riduzione, compresa tra 0,8 e 1,8 centesimi al litro, del prezzo al consumo dei carburanti“. Il ministro avverte le compagnie che entro domani, quando saranno diffusi i dati della rilevazione europea di questa settimana, “verificheremo se la situazione sarà migliorata“. LA BATTAGLIA dei consumatori viene appoggiata dalla Cgia di Mestre che chiede l`intervento di Mister Prezzi e dal presidente di Contribuenti.it, Vittorio Carlomagno che annuncia che se entro sabato i prezzi non caleranno del 18% si rivolgerà alla Procura della Repubblica. Secondo il presidente della Cgia, Giuseppe Bortolussi, siamo di fronte a “una vera e propria speculazione ai danni dei consumatori“. Dal 2 gennaio (con il barile a 100 dollari, minimo del 2008) all`11 luglio (147,27 dollari, massimo dell`anno) l`incremento del petrolio, secondo la Cgia, è stato del 36,6% mentre benzina e gasolio sono aumentati dell`11,9% e del 18,5%. Viceversa dall`11 luglio a oggi il barile è sceso del 18,2% ma benzina e gasolio solo del 4,1%-4,2%. Intanto i prezzi dell`oro nero continuano a diminuire grazie alle notizie sull`aumento delle scorte Usa di greggio, che nella settimana conclusa il primo agosto si sono incrementate di 1,7 milioni di barili mentre gli analisti avevano previsto un calo.

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