Site icon Codacons Lombardia

IL PETROLIO SUPERA I 45 DOLLARI AL BARILE E LA BENZINA COSTA 1,179 EURO ?

Mentre la BCE lancia l’allarme per inflazione e ripresa economica che rischia di sfumare a causa del rialzo dei prezzi del petrolio,la nostra cara,ineffabile Istat,continua a sfornare dati rassicuranti spargendo ottimismo a piene mani su un carovita che a ?luglio rallenta la sua corsa?,passando dal 2,4 al 2,3 per cento, vero e proprio miracolo statistico! Una buona notizia per il 75 per cento degli italiani, che devono arrampicarsi sugli specchi per sopravvivere, disertando i luoghi di vacanza ed arrangiandosi per sbarcare il lunario con i costi dei carburanti andati alle stelle? Peccato che tale notizia non sia vera, visto che per l’Istat i prezzi dei carburanti sono diminuiti dello 0,2 per cento,mentre per gli italiani che vanno a fare rifornimento,e che credono sempre meno alle favole statistiche,sono aumentati dello 0,8 per cento a luglio rispetto a giugno!

I pacchetti vacanza sono aumentati del 18 per cento, mentre ?caro spiaggia? e ?caro ombrellone?,dopo che i prezzi sono stati raddoppiati con il pretesto dell’euro (come certificato dallo stesso ministro Marzano con il famoso costo dell’ombrellone passato da 15.000 lire a 15 euro),hanno subito rincari a due cifre? Nessun problema,aggiunge l’Istat,tale trend rialzista è stato ampiamente compensato dall’ennesima diminuzione del capitolo “telecomunicazioni“ e da una marcata discesa dei prezzi delle pellicce, notoriamente indossati in spiaggia per difendersi dalla calura estiva!

Siamo al ridicolo! Ad una vera e propria opera “comica“, messa in atto per ben 3 volte al mese e replicata 36 volte l’anno che non allieta certo i consumatori!

Peccato che il carovita non sia una “gag“ ma una dura realtà vissuta quotidianamente da milioni di famiglie, letteralmente saccheggiate da un’allegra politica di prezzi a da fenomeni speculativi diffusi ed innegabili, le cui gravissime responsabilità in materia di controllo dei prezzi, raddoppiati con il pretesto dell’euro, ricadono sugli omessi controlli del governo e da beffarde statistiche ridicole quanto inverosimili.

Per una inversione di tendenza rispetto a politiche economiche sbagliate ed a statistiche beffarde ed edulcorate,Intesaconsumatori ha indetto il quarto sciopero della spesa,per il 16 settembre 2004.

Exit mobile version