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IL PIANO EMERGENZA CALDO E` UN FALLIMENTO









Lo avevamo detto e ripetuto. Il Piano Emergenza Caldo predisposto dal Dipartimento di Protezione Civile e dal Ministero della Salute è del tutto insufficiente. A dimostrarlo il fatto che a Milano, una delle 4 fortunate città nelle quali è ormai avviata la sperimentazione dei custodi sociali, gli ospedali sono già in crisi e hanno esaurito i posti letto. E` la dimostrazione di quello che andiamo denunciando da tempo.
Manca all`appello la prima linea del S.S.N., quella dei medici di famiglia. E` per questo che ad ogni emergenza sanitaria gli ospedali sono letteralmente presi d`assalto da migliaia di persone, specie anziane, e vanno in tilt. E` successo in tutti i casi di emergenza: epidemia influenzale negli inverni 2000-2002, tossicità dei farmaci anticolesterolo dell’estate 2001, grande caldo estivo 2002 e 2003 e ora nel 2005. Sono i ricoveri impropri. Persone che potrebbero essere meglio curate a casa, costrette a cercare aiuto direttamente nelle strutture ospedaliere, scavalcando la prima linea del S.S.N. Come mai? Evidentemente l`esercito dei 60.000 medici di famiglia è poco utilizzato.

“E` ridicola la proposta di allargare in futuro la sperimentazione dei custodi sociali ad altre città. E` da un anno che ne parla. E` la classica scusa per non fare niente: se lo scorso anno l`esperienza aveva funzionato, allora doveva essere estesa prima dell`inizio di questa estate. La realtà è che 90 custodi sociali, già del tutto insufficienti per le 4 città in cui stanno operando, sono costati la bellezza di 2 milioni di euro. Il ministero non ha i soldi per estendere l`esperimento non dico negli 8.101 comuni, ma nemmeno nelle 102 province italiane“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. “Se si fingesse di allargare la sperimentazione ad altre 3 o 4 città, tanto per far vedere che si fa qualcosa, mentre tutta l`Italia boccheggia, significherebbe prendere in giro gli italiani“ ha proseguito Donzelli. “E` come il numero verde.
Per salvare la faccia e far vedere che ci si occupa di un problema, in Italia basta fare un numero verde. Peccato che difficilmente un anziano solo telefonerà ad un call center per essere aiutato. Specie se gli operatori sono sempre tutti occupati (è da questa mattina che stiamo inutilmente provando a collegarci all`1500: ma quanti sono gli operatori messi a disposizione e che servizio offrono?!?). Ripetiamo ancora una volta la posizione del Codacons: è necessario che il medico di famiglia vada a visitare gli anziani periodicamente, anche se non chiamato. In Italia c`è già una rete diffusa su tutto il territorio: sono i medici di famiglia, già pagati per esercitare la loro funzione capillarmente. Certo che se in questo periodo vanno in ferie, attaccano la segreteria alle 10, non vanno spontaneamente a trovare in casa i loro pazienti più a rischio, e non vengono coinvolti e coordinati da comuni ed Asl in una task force di emergenza, allora W gli angioletti di Sirchia?“ha concluso Donzelli.

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