Allarme generale sull`andamento dell`economia italiana: il -0,3% di non-crescita segnato nel secondo trimestre dell`anno preoccupa non poco sindacati, imprenditori, categorie, politici che vedono inevitabilmente allungarsi l`ombra della recessione legata anche alla stagnazione dei consumi interni. Tutti chiedono un intervento immediato guardando al Governo che comunque dovrà rifare i conti avendo fissato un +0,5% come obiettivo da raggiungere a fine anno. Per Confindustria siamo “sull`orlo della recessione“ anche se intravede la ripresa nel 2009: “La contrazione del Pil non è episodica e sono alte le probabilità di un`ulteriore discesa nel trimestre in corso, che è iniziato col segno meno per la produzione industriale“. Gioiscono solo i rappresentanti del mondo agricolo: il loro è l`unico settore in controtendenza e cresce a differenza di industria e servizi. La richiesta che arriva al Governo è quella di non limitarsi a tenere sotto controllo i conti pubblici ma di contrastare la spirale recessiva con interventi rivolti allo sviluppo e alla capacità di acquisto delle famiglie. Anche il premier, Silvio Berlusconi, ammette che siamo in presenza di una crescita “impalpabile“ e spiega di temere ripercussioni sui consumi. “Di fronte ai dati sul Pil – dice Pierluigi Bersani, ministro dell`Economia nel governo ombra del Pd che chiede al governo di correggere Dpef e manovra – consiglierei al governo di mettere fine alle autocelebrazioni e di dedicarsi un po` ai problemi di crescita del Paese“. Risponde il vicepresidente della Camera, Antonio Leone (Pdl): “Da ex esponenti di un governo che, con tanto di situazione economica favorevole, non riuscirono a portare un solo beneficio al Paese è ridicolo criticare e sentirsi criticati“. Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, sottolinea intanto che “il rallentamento, che è fortemente condizionato dalla bassa congiuntura a livello europeo e mondiale, e dal manifestarsi degli effetti dell`apprezzamento eccessivo dell`euro sui mercati valutari, sarà contrastato dal pacchetto di misure appena varato“. Il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, rileva invece la necessità di una mobilitazione unitaria in autunno. Per il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini: il Governo “non può più limitarsi al pur necessario controllo dei conti pubblici, ma deve attuare politiche di sostegno allo sviluppo“. Dello stesso tenore il segretario dell`Ugl, Renata Polverini “Serve una sterzata in favore dello sviluppo“. E stesso tenore si riscontra nella dichiarazione di Confesercenti: “La situazione è allarmante, servono interventi rapidi che ricreino fiducia, rilancino gli investimenti e riducano l`abnorme pressione fiscale“. Il centro studi Confcommercio vede avvicinarsi la recessione: “Si concretizzano i timori di una stagnazione del Pil o, addirittura, di una riduzione complessiva per il 2008“. I consumatori: Adusbef e Federconsumatori chiedono una sferzata: “� urgente realizzare forti iniziative, in attesa di concreti processi di modernizzazione di interi settori economici, una vera e propria sferzata attraverso un aumento della domanda interna con manovre immediate“. Il Codacons: “Sarà un settembre terribile“