ROMA – Il presidente del Consiglio lancia un nuovo appello all’ottimismo e chiede più fiducia per superare la crisi: il tanto temuto crollo dei consumi, dice Silvio Berlusconi, non c’è stato. Il premier ha promesso «l’impegno del governo» a far di tutto affinché «quest’anno che abbiamo davanti non sia così terribile». «Dobbiamo avere fiducia e continuare con il nostro stile di vita, aiutando chi si trova in difficoltà » ha aggiunto commentando così la mole di dati sui consumi e spese natalizie diffusa in questi ultimi giorni. Ieri l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima un crollo dei prossimi saldi del 30%, dato che segue il consuntivo fatto venerdì dall’osservatorio di Federconsumatori, Adusbef e Codacons sullo shopping natalizio: il bilancio parla di un calo del 20% dei consumi per oltre 2 miliardi di euro in meno. Sempre ieri, invece, uno studio della Coldiretti, annuncia che nel corso dell’anno sono stati spesi 5 miliardi in più a tavola, solo però a causa dell’aumento dei prezzi. Ancora saldi anti-crisi, dice la Fipe-Confcommercio, sono previsti anche per il cenone di fine anno. Ma il problema vero sono i salari. La crisi avanza e le retribuzioni restano al palo: a fine 2008, denuncia uno studio dell’Ires-Cgil, le busta paga risulteranno aver avuto una crescita pari allo zero. L’aumento medio annuale che viene registrato delle statistiche sulle retribuzioni, e che probabilmente farà registrare un +3,4%/+3,5% a fine anno, risulterà infatti interamente bruciato dall’inflazione che, nonostante la frenata degli ultimi mesi, nel bilancio 2008 risulterà avere avuto la stessa dinamica di crescita delle buste paga. Non solo. L’Ires-Cgil, che ha anticipato all’Ansa un rapporto, ha calcolato che l’andamento dei redditi negli ultimi anni sta penalizzando in maniera sempre più evidente le buste paga degli impiegati e degli operai. Tra il 2002 e il 2008 le famiglie con a capo un dipendente hanno, infatti, perso circa 1.600 euro, a cui vanno aggiunti altri 360 euro di mancato recupero del fiscal drag per il solo 2008. Nello stesso periodo i nuclei che hanno avuto per capofamiglia un imprenditore hanno goduto di un aumento di reddito di oltre 9 mila euro. Dati che vengono confermati da altri studi di Confcommercio secondo cui negli ultimi dieci anni in Italia c’è stata una impennata di oltre il 32%. A correre di più sono le spese per abitazione, acqua, luce e gas (47,4%). L’esortazione alla fiducia da parte del premier viene contestata dall’opposizione, sia dal Pd sia dall’Udc: «Negare, come fa il premier, la grave crisi in cui versano le famiglie è da irresponsabili». Da parte sua il premier in serata ha esternato su tutto e ha anche annunciato due nuove nomine, promuovendo al rango di ministri il sottosegretario al turismo Michela Vittoria Brambilla e alla sanità il sottosegretario Ferruccio Fazio. I due nuovi dicasteri non aumenteranno il numero complessivo di ministri e sottosegretari di 120 persone.