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Il prezzo dell`Rc auto è sceso del 2,7% nel 2007




Il prezzo dell`Rc auto è sceso del 2,7% nel 2007 e ben dell`11% nell`ultimo triennio. Dati alla mano, il presidente dell`associazione delle compagnie assicurative Ania, Fabio Cerchiai, punta il dito contro quanti “ancora sostengono che la spesa degli italiani per l`acquisto della polizza continui a crescere: è un`affermazione fuori da ogni logica“. Ma ai consumatori i conti non tornano e accusano: “Sono cifre divertenti e fantasiose, fuori dalla realtà“. Meno 1,5% nel 2005; meno 0,8% nel 2006; meno 2,7% nel 2007: queste le riduzioni dei prezzi effettivi delle Rc Auto, che risultano dalla raccolta premi depurata dall`aumento del parco circolante, illustrate da Cerchiai nel corso dell`assemblea annuale dell`associazione. Al netto dell`inflazione, il prezzo è sceso in tre anni di circa l`11%. “E` una riduzione frutto della concorrenza, manifestatasi grazie alla flessibilità dei prezzi e alla personalizzazione dei prodotti – aggiunge -. Nel 2007 la raccolta premi complessiva è diminuita in valore assoluto (-1%) mentre è aumentato il numero dei veicoli assicurati“. Quindi sono “demagogiche le affermazioni secondo cui le compagnie, con la Rc auto, realizzerebbero utili da capogiro“. Questo perchè “per ogni 100 euro di premi incassati, detratti i costi dei risarcimenti e le spese di gestione, alle compagnie è risultato un utile lordo di 5 euro“. Non solo: “Tolte le imposte dirette, questo si riduce a circa 2 euro e mezzo“. Inoltre “a fronte dei medesimi 100 euro incassati dalle compagnie, l`assicurato ne paga altri 23 allo Stato a titolo di oneri fiscali e parafiscali. Dunque, su 123 euro lordi pagati dagli assicurati solo il 2% si traduce in utile netto per le compagnie“. A questo punto l`Ania avverte che “una riduzione ulteriore dei prezzi può avvenire solo a fronte di un calo dei costi o di una riduzione della tassazione, che è di 6 punti percentuali più elevata rispetto alla media europea“. E Cerchiai boccia anche la Robin Tax: una misura “inopportuna“ che finirà per colpire “milioni di risparmiatori“. Ma se per il presidente dell`Isvap (istituto per la vigilanza delle assicurazioni) Giancarlo Giannini sulle tariffe “si può e si deve fare di più“, intanto sui dati dell`Ania i consumatori insorgono. Il Codacons parla di “affermazioni divertenti quanto fantasiose“ perchè “la realtà è che nel 2007 si è registrato un aumento medio delle tariffe del 5% e che le polizze continuano ad essere in Italia le più care d`Europa“. Sulla stessa linea l`Adoc: “L`Rc Auto è aumentata del 3,5, l`Rc Moto del 7 con punte anche del 20, comportando un costo medio maggiore di 60 euro“. E l`osservatorio nazionale di Federconsumatori calcola che “le tariffe a partire dal 1996, hanno fatto registrare un vertiginoso aumento del 145%“. Più morbidi i toni dell`Adiconsum il cui segretario generale Paolo Landi si dice pronto al dialogo con l`Ania, ma ribadisce che “i consumatori si aspettano risposte concrete“.

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