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Il sindaco a Matteoli: “Ciampino non e’ sicuro”

 
Cento rotte da bloccare. Cento slot slow-cost, lasciati liberi dal trasferimento della compagnia  Easyjet a Fiumicino, da non assegnare, da non vendere, almeno fino al prossimo marzo, per ridimensionare e alleggerire il traffico su Ciampino. Pochi minuti dopo l’incidente che ieri mattina ha coinvolto un Boeing 737-300 della Ryanair proveniente da Francoforte (166 passeggeri e 6 membri di equipaggio, bilancio: 5 contusi), il sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini, era già al telefono con il ministro dei Trasporti Altero Matteoli per ribadire la richiesta di blocco delle vendite degli slot: «Pochi giorni orsono l’aereo del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo è finito "lungo" in pista, un mese fa un altro della Ryanair è stato dirottato su Fiumicino perchè troppo carico di carburante per atterrare qui. Ora l’incidente, per fortuna senza gravi conseguenze per i passeggeri – spiega Perandini – tre episodi di seguito non sono una semplice coincidenza: bisogna verificare subito le condizioni di sicurezza dell’aeroporto e dei dintorni. Da anni denuncio che la pista è troppo corta per i voli low cost e troppo vicina ai palazzi e alle strade: a 150 metri dalle case di Ciampino e a circa 80 dalle auto incolonnate su via dei Laghi». Il sindaco ha chiesto al ministro di fermare la vendita degli slot per la stagione «summer» che inizia il prossimo primo marzo. «Almeno fino a febbraio 2009, fino alla conclusione dei lavori del Cristal (il Centro regionale infrastrutture sistemi trasporto aereo del Lazio)». I primi risultati del monitoraggio della Regione Lazio confermano un movimento quotidiano medio di circa 170 voli tra gennaio e luglio 2008, ma per rispettare i livelli acustici stabiliti dalle normative dovrebbero essere solo 61. E il ministro? «Ha subito risposto "vedremo" – rivela Perandini – d’altra parte lui stesso, qualche giorno fa, aveva concordato sulla necessità che l’aeroporto dovrà tornare a essere uno scalo riservato esclusivamente ai voli istituzionali, ancor prima della realizzazione dell’aeroporto di Viterbo prevista nel 2011». Sono in molti a considerare Ciampino uno scalo pericoloso, con i suoi 35.915 voli, da gennaio a luglio 2008. Dal 2001 la media giornaliera era 71 contro i 168 di oggi. E non sono soltanto gli abitanti della zona. L’assessore regionale all’Ambiente, Filiberto Zaratti, sollecita «un’urgente attività ispettiva sulla sicurezza» e il delegato del sindaco di Roma alla sicurezza, Samuele Piccolo, «un’inchiesta della magistratura ». I verdi di Ciampino insistono per un «ridimensionamento del "Pastine" perchè insicuro» e Legambiente Lazio auspica «meno voli perchè sull’aeroporto c’è troppa pressione».  Il Codacons, infine, parla di «incidente inconcepibile » chiedendo «un risarcimento automatico per i passeggeri dell’aereo per i disagi, la paura e lo stress subìti». Ieri sono stati almeno seimila i viaggiatori bloccati nello secondo scalo aereo romano. Soprattutto turisti, italiani e stranieri, ma anche lavoratori pendolari. «è una vergogna, ci hanno lasciati qui, senza informazioni e con i prezzi dei biglietti triplicati», protestava Maria Tocino, spagnola di Valladolid, mentre Pierpaolo Ponente si lamentava: «Hanno cancellato il volo per Santander, e io ho perso una giornata di lavoro».

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