Bocciati in aumento alle superiori. Agli "esami di riparazione" di fine agosto, destinati a 579 mila studenti con debiti formativi in una o più materie, 6 rimandati su 100 non ce l’hanno fatta e sono stati respinti, portando così la percentuale complessiva dei non ammessi alla classe successiva al 16,2%, in crescita del 2% rispetto allo scorso anno. I più in difficoltà sono stati gli studenti delle prime classi e quelli degli istituti professionali. Voluto dall’ex ministro dell’Istruzione Fioroni e confermato da Mariastella Gelmini, il ritorno agli esami di riparazione ha interessato il 26,9% degli studenti delle scuole secondarie superiori che a giugno si sono ritrovati il "giudizio sospeso" in una o più discipline, mentre il 59,4% era stato promosso e il 13,8% bocciato subito senza possibilità di appello. Tra i ragazzi con giudizio sospeso, quelli che dovevano recuperare una sola materia erano il 39,3%, quelli con debiti in due discipline il 35,3%, mentre quelli con tre o più insufficienze erano il 25,4% vale a dire 147 mila studenti. Il minor numero di rimandati era al liceo classico (21,2% del totale), il maggiore negli istituti tecnici (30%). E ieri il ministero ha diffuso i risultati delle "prove di verifica" o "esami di riparazione" di fine agosto sulla base di un campione relativo all’89% delle scuole: circa il 6% dei rimandati è stato bocciato. Il totale dei non promossi sale quindi al 16,2%, mentre nel 2006-2007 era il 14,2%. Gli studenti promossi sono stati, invece, l’83,8% rispetto all’85,8% dell’anno scorso. Secondo quanto appurato da viale Trastevere ad avere maggiori difficoltà sono soprattutto i ragazzi delle prime classi: i bocciati al primo anno sono stati il 21,8%, mentre l’anno scorso erano il 18,7%. Tra gli studenti rimandati quelli che hanno più arrancato per superare le prove di verifica, dopo i corsi di recupero estivi, sono stati poi quelli degli istituti professionali e dell’istruzione artistica di cui rispettivamente il 7,6% e il 6,7% è stato bocciato. Nei licei la quota dei non promossi dopo la verifica di fine agosto è invece inferiore alla media (circa il 5%). Il ministero ha inoltre accertato che la gran parte delle scuole ha messo in calendario le verifiche a ridosso dell’avvio del nuovo anno scolastico: l’82% ha completato gli esami di riparazione tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre e solo il 18% ha svolto tutte le operazioni intorno alla metà di luglio. E ora sotto accusa ci sono i corsi di recupero organizzati dalle scuole: molti licei hanno previsto pacchetti di 12/15 ore per far recuperare i debiti di un’intero anno scolastico in materie come fisica e matematica. Da qui il boom dI costose ripetizioni private: secondo uno studio del Codacons ogni famiglia ha dovuto fronteggiare una spesa media di 756 euro. L’aumento delle bocciature "dimostra che il sistema di recupero dei debiti ha drammaticamente fallito" secondo l’Unione degli studenti che sottolinea "l’impossibilità da parte delle scuole (per mancanze di fondi) di assicurare i corsi di recupero".