VICENZA – No all`ampliamento della base Dal Molin a Vicenza: il Tar del Veneto ha bocciato il raddoppio dell`aeroporto americano, accogliendo così il ricorso del Codacons. Una nota dell`associazione per la tutela dei consumatori spiega che per il Tribunale amministrativo è mancata, fra l`altro, la consultazione della popolazione interessata nonostante fosse prevista dal memorandum Usa-Italia.
Nessuna traccia documentale di supporto “è stata riscontrata“ sull`atto di consenso “presentato dal Governo Italiano a quello degli Stati Uniti d`America, espresso verbalmente nelle forme e nelle sedi istituzionali“, rileva il Tar nelle considerazioni che accompagnano la sentenza che riguarda l`ampliamento della base Usa di Vicenza.
“Tale atto di consenso, che pertanto risulta espresso soltanto oralmente – sottolineano i giudici – appare estraneo ad ogni regola inerente all`attività amministrativa e assolutamente extra ordinem“. Tale dunque “da non essere assolutamente compatibile con l`importanza della materia trattata con i principi tradizionali del diritto amministrativo e delle norme sul procedimento, in base ai quali ogni determinazione deve essere emanata con atto formale e comunque per iscritto“.
Il Tar rileva anche che l`assenso del Governo Italiano “risulta essere stato formulato, del tutto impropriamente, da un dirigente del Ministero della Difesa, al di fuori di qualsiasi possibile imputazione e competenze e di responsabilità ad esso ascrivibili in relazione all`altissimo rilievo della materia“.
Nel procedimento per l`ampliamento della base Usa di Vicenza sussistono anche “altri profili di illegittimità , alla luce della normativa nazionale ed europea“. Tra l`autorizzazione è stata rilasciata “non solo per quanto riguarda l`insediamento delle nuove strutture della base militare, ma anche per la realizzazione delle relative opere, senza procedere alla verifica ex ante, del rispetto delle condizioni esplicitamente apposte“.
Nell`accogliere la sospensiva chiesta dal Codacons sull`ampliamento della base Usa, i giudici esprimono “gravi dubbi“ anche sulla Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) rilasciata dalla Regione Veneto.
Nella propria istanza, l`associazione dei consumatori sottolineava che la Vinca, pur intitolata “Progetto ovest“, sembra riferirsi al vecchio progetto e non tenere in alcun conto il progetto alternativo che prevedeva l`accesso alla base da nord.
I giudici sottolineano l`impatto “del consistente insediamento (e della connessa antropizzazione) sulla situazione ambientale, del traffico, dell`incremento dell`inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento e alterazione delle falde acquifere“.
Il Tar rileva ancora che manca ogni riscontro “di avvenuta consultazione della popolazione interessata“. Alla luce delle considerazioni esposte, i giudici ritengono di sospendere l`efficacia dei provvedimenti impugnati dal Codacons, “inibendo nei confronti di chicchessia l`inizio di ogni attività diretta a realizzare l`intervento e ciò sotto l`intervento e il controllo degli organi del Comune di Vicenza competenti in materia di edilizia e urbanistica“.
Secondo l`associazione dei consumatori “la motivazione espressa dal Tar è ancora più soddisfacente di quanto ci si poteva aspettare, poiché i giudici sono entrati nel merito dell`intero procedimento, contestandolo pezzo per pezzo come il Codacons chiedeva“.
Per il comitato “No alla Dal Molin“ che da tempo si oppone all`ampliamento della base Usa si tratta di un “fatto storico“ sia per la città di Vicenza che soprattutto per l`Europa stessa: “Sono stati riconosciuti tutti i diritti e i riferimenti fatti dal Codacons alle leggi italiane“. Soddisfatta anche Legambiente che definisce la sospensiva un ottimo punto di partenza, su cui ora occorre vigilare “affinché diventi un fermo definitivo“. E l`esponente dei Verdi Michele Boato, presidente Ecoistituto del Veneto, chiede ora con urgenza un referendum comunale e che “si annulli il via libera ai lavori dato inopinatamento dal precedente sindaco e dal suo consiglio comunale“. Il sindaco Achille Variati assicura: “si tratta di una sentenza di un Tribunale italiano in territorio italiano e quindi ritengo che verrà assolutamente rispettata. Vigileremo senza eccessi“, ha detto.
Intanto il tempo stringe: giovedì 26 il Consiglio comunale di Vicenza deciderà se e come fare un qualche referendum. Il primo luglio le chiavi del settore ovest del Dal Molin saranno consegnate agli americani. A ottobre dovrebbero cominciare i lavori di ampliamento.