Mercato dell`auto sempre in affanno. A giugno gli esperti prevedono un calo delle immatricolazioni del 20%, più consistente rispetto alla flessione di maggio (-17,56%). Le stime prevedono poi che nei primi sei mesi dell`anno, la riduzione sarà sensibile, e nell`ordine dell`11%. Previsioni che non sono una sorpresa per Adoc e Codacons, che da mesi affermano la progressiva crisi del settore, “stretto dalla morsa del caro carburanti“. “Il caro greggio sta mettendo in ginocchio un settore produttivo vitale per la nostra economia – commentano i responsabili delle due associazioni – finora non sono state adottate soluzioni concrete per evitare il collasso del principale settore industriale italiano e ora se ne pagano le conseguenze. Chiediamo un intervento del Governo, che riduca le tasse sui carburanti e che metta pressione ai petrolieri per attuare una vera concorrenza. Anche l`Antitrust deve indagare sulla presenza di eventuali cartelli nel mercato auto“. Un mercato in calo, quindi, e lo conferma anche l`amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, sottolineando comunque come “la nostra quota è oltre il 30%, quindi teniamo bene in Italia nonostante la debolezza del mercato. Che non ha niente a che fare con la Fiat – ha aggiunto – Quest`anno faremo circa 64 miliardi di fatturato, il mercato rappresenta una parte piuttosto minima sia di ricavi, sia di contributi“. Il prezzo dei carburanti è ovviamente la causa principale del crollo delle vendite: e allora ecco la “profezia“ del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva: “Il mondo si inchinerà ai combustibili rinnovabili e il Brasile è all`avanguardia nel settore. E noi saremo già pronti a vendere auto fabbricate in Brasile“. Parole pronunciate partecipando alla presentazione di una nuova versione della Volkswagen – la Gol – alimentata anche a etanolo come l`85% delle auto circolanti nel Paese.