A pochi giorni dall’approvazione della ?manovrina? di aggiustamento dei conti pubblici da 7,5 miliardi di euro per restare all’interno delle soglie prefissate, i cui grossolani errori di gettito delle imposte sui mutui, pari a 108 milioni di euro invece dei previsti 617,5 (509 milioni di euro mancanti) danno la misura dello stato confusionale del Governo, che sbaglia ancora una volta se pensa di spalmare sulle case di prima abitazione l’inasprimento dell’800 per cento (dallo 0,25 al 2 per cento) dell’imposta sui finanziamenti a medio e lungo termine, si discutono le modalità per reperire risorse pari a 24 miliardi di euro, che costeranno 605 euro a famiglia (120 euro di ?manovrina? e 485 di ?DPEF? !).
Il presidente Berlusconi ha affermato che il Governo rimedierà presto ad un errore tecnico, già inammissibile se non fosse per la gravità di un grossolano sbaglio di politica economica che ha aumentato dell’800 per cento l’imposta tagliando le gambe, non soltanto ad investimenti alternativi come il mercato immobiliare, importante per l’economia, ma costituendo un ulteriore balzello sulle piccole e medie imprese, specie in agricoltura, che ricorrono ai mutui per finanziare macchinari ed attrezzature costosi e non altrimenti sovvenzionabili.
Tale manovra lacrime e sangue per consumatori stremati ed impoveriti dagli omessi controlli del Governo sui prezzi, che promette di reperire risorse per 24 miliardi di euro e di restituirne 13 con l’abbattimento della pressione fiscale di 1 punto, è anche incompatibile con la riduzione della pressione fiscale, aumentata dello 0,9 per cento nel 2003 invece di diminuire: quale credibilità può avere un DPEF che assesta un colpo al turismo con gli aumenti dei canoni concessori del 700 per cento ed impone un ticket, una sorta di buono pasto alla rovescia, sulle degenze ospedaliere ?
Ai suggerimenti richiesti dal ministro dell’Economia Siniscalco per ?migliorare? il DPEF, Intesaconsumatori risponde: cambi registro e modifichi una manovra lacrime e sangue, ripristinando la tassa di successione per le grandi fortune; tagliando i fondi ? non necessari – per la Difesa; potenzi la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale; tagli le unghie a monopoli e cartelli; effettui liberalizzazioni e modernizzazioni facendo l’opposto della liberalizzazione tariffaria RC Auto; rinnovi i contratti collettivi di lavoro dando più risorse a lavoratori e pensionati che solo così potranno allargare i cordoni della borsa per consumare senza indebitarsi.