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In 16 mesi i redditi delle famiglie falcidiati di 2.109 euro!



Dopo la stangata di 1.505 euro che si è abbattuta sulle famiglie nel 2002, primo anno di euro, gli altri rincari già scattati dal 1 gennaio 2003, rischiano di far pagare un contro salatissimo che sfiora i 2109 euro in soli 14 mesi! Dai rincari della RC Auto che sono aumentate in media di 85 euro; 26 euro in più per luce e gas; 39 euro per rifiuti urbani e servizi idrici; 50 euro in media per banche e poste; 24 i ticket delle medicine dopo il riordino del prontuario; 178 per autostrade e trasporti (benzina aumentata del 10 per cento in 14 mesi, nonostante la forza dell’euro!) 92 per i consumi alimentari, ed inoltre le ultime decisioni in merito agli ?stranded cost? ed alla abolizione dell’acquirente unico che farà lievitare i costi energetici per 110 euro.

RINCARI MEDI DAL 1 GENNAIO 2003 ( Stime: Intesa dei consumatori)


TRASPORTI ( benzina, gasolio, autostrade, bus, metro,ecc) 178 euro

CONSUMI ALIMENTARI 92 euro

RC AUTO 85 euro

TARIFFE POSTALI E BANCARIE 50 euro

RIFIUTI SOLIDI URBANI TARIFFE IDRICHE 39 euro

LUCE GAS 26 euro più 110 euro causa gli ultimi provvedimenti (stranded cost e acquirente unico)

TICKETMEDICINALI 24 euro

TOTALE 604 euro

MAGGIORE COSTO PER LE FAMIGLIE ANNO 2002 1.505 euro


Totale complessivo 1.1.2002 ? 19.4.2003 2.109 euro


Tali rincari medi pari a 604 euro dal 1 gennaio 2003, sommati a 1.505 euro registrati nel corso del 2002, comportano un esborso di 2109 euro falcidiando drasticamente i redditi e la capacità di spesa delle famiglie che devono sempre più ricorrere all’indebitamento per sopravvivere.Tutto ciò con buona pace dei dati ISTAT sull’inflazione che andrebbero assolutamente rivisti e con buona pace di Marzano che da quando è ministro le polizze assicurative sono aumentate nel 2001 e 2002 del 21,8% pari a 146 euro e nel 2003 di 85 euro ed inoltre decreta leggi vergognose a favore delle compagnie . Il Governo, quindi, anziche terrorizzare i cittadini con le cartelle pazze operi,tra le altre cose, defiscalizzando i carburanti e riducendo l’IVA sul gas.
Infatti se fossero realizzate le due proposte che l’Intesa consumatori ha richiesto al governo e già formalizzati precedentemente che comportano la riduzione di 7,50 centesimi al litro dei carburanti e la riduzione dell’IVA del gas dal 20% al 10% si potrebbero ottenere questi risparmi diretti ed indiretti:
Risparmio del costo dei pieni di benzina 96 Euro annui
Risparmio per le famiglie abbattimento IVA sul gas 87 Euro annui
Riduzione tasso di inflazione per minore
impatto sui costi generali 0,3 circa 76 Euro annui
Per un totale di 259 Euro annui
Rispetto alla caduta del potere di acquisto nel 2002 di circa1505 Euro e nei primi mesi del 2003 di circa 604 Euro che le famiglie italiane hanno dovuto e tuttora sopportano in termini di caduta del potere di acquisto un risparmio di 259 Euro che si potrebbe realizzare sarebbe ancora insufficiente, tuttavia potrebbe rappresentare un aiuto alle famiglie stesse per una ripresa dei consumi nel nostro paese così largamente penalizzati negli ultimi tempi.

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