Come una maledizione: il Sud Italia brucia e appena in Sardegna riprende a soffiare il maestrale, commandos d`incendiari seminano il terrore appiccando il fuoco lungo le coste. Panico e distruzioni in Sicilia. Tensione sulle spiagge sarde della Gallura: case-vacanze evacuate, traghetti sulla linea Palau-La Maddalena fatti deviare per precauzione, minacciate dai roghi le ville di Porto Raphael. In quest`ultima zona del Nord Sardegna i focolai sono stati spenti dopo tre ore di lavoro: in fumo recinti di canne, sei ettari di macchia mediterranea trasformati in immenso braciere, nessun ferito. Venerdì, non lontano da qui, un sugherificio è stato stato semistrutto, con danni per un milione e mezzo di euro. Inevitabilmente il ricordo è così andato a 25 anni fa, quando un altro rogo sempre partito dalle vicinanze di un altro sugherificio, sempre nell`Alta Gallura, aveva causato in un inferno di fuoco la morte di nove persone. Quella di ieri è stata comunque una mattinata di mobilitazione in mezza Italia. Vigili e forestali hanno dovuto operare soprattutto al Sud: da Ischia e Cosenza sino a Enna, nel Palermitano e in provincia di Siracusa. Spesso i roghi sono stati appiccati con fredda determinazione. Così in Sardegna, per molti, anziché tranquilli momenti di relax sono state ore di terrore. La paura tra i villeggianti ha cominciato a diffondersi quando il fuoco si è esteso dalla montagna che sovrasta Porto Raphael verso la costa circostante. Oltre le squadre a terra, nella zona hanno a lungo operato tre canadair e due elicotteri. Le fiamme sono arrivate a lambire diverse ville. Fatte deviare per la presenza di un fumo acre che ha reso l`aria irrespirabile diverse imbarcazioni che passavano a ridosso di Punta Sardegna, l`estremità più a nord dell`isola. Tensione e panico sino a tarda sera in Basilicata, in Calabria e Puglia. Il Codacons ha offerto una taglia di duemila euro a chi fotografa i piromani. Vastissimi roghi sulle Madonie, nel Catanese, non lontano da Noto. Mezzi aerei impegnati per ore sulle falde dell`Etna. Bruciati cento ettari in provincia di Palermo. E nel Cosentino un pastore di 32 anni sorpreso ad appiccare le fiamme, è stato arrestato con l`accusa d`incendio doloso.