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Inchiesta sullo schianto, l´Atm esclude guasti

La procura ha aperto un´inchiesta sullo scontro tra due tram in viale Bligny, che martedì ha provocato 25 feriti. Sul tavolo del pm Claudio Gittardi è arrivata l´informativa dei vigili. Il documento, in attesa degli ulteriori accertamenti sulla funzionalità dello scambio su cui è avvenuto l´incidente e sui dispositivi che segnalano l´apertura o la chiusura del passaggio su binari, è per ora solo riassuntiva dei fatti. Il magistrato si prepara ad aprire un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato. Intanto la commissione tecnica d´indagine di Atm ha escluso che a causare l´incidente tra il jumbo della linea 9 e il tram della 29/30 sia stato un guasto degli impianti. "I tecnici – comunica l´azienda in una nota – hanno esaminato il sistema scambio/lanterna e tutti i meccanismi ad esso collegati". L´indagine ha "escluso malfunzionamenti parziali o totali degli impianti e ha ribadito l´efficacia dei sistemi di sicurezza". Nella zona dell´incidente ieri i tram hanno funzionato normalmente. Dopo le frizioni dei giorni scorsi intanto riprende domani – a seguito della bocciatura da parte dei dipendenti dell´accordo tra azienda e rappresentanti sindacali sulla manutenzione nei depositi – il confronto tra il presidente Atm Elio Catania e confederali. «Ci aspettiamo che si riapra un dialogo in un clima di reciproco rispetto per affrontare le grandi questioni che l´azienda ha di fronte a sé – auspica Rocco Ungaro, segretario generale della Filt Cgil – . Questioni che riguardano lo sviluppo e gli investimenti, ma anche le condizioni di lavoro, prioritarie per il sindacato».  Sulla richiesta di dimissioni del presidente Elio Catania, avanzata dal Codacons dopo il terzo incidente grave in un anno, la posizione del sindacato è più cauta. «Non spetta a noi – spiega ancora Ungaro – chiedere le dimissioni di Catania. Il nostro compito è trovare un accordo con l´amministrazione dell´azienda». Il dialogo riparte ventiquattr´ore prima dello sciopero generale indetto dai Cobas. Venerdì il servizio sarà garantito per la metropolitana dall´apertura al mattino fino alle 18, per i mezzi di superficie dal mattino fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Nubi per l´Atm anche sul progetto di fusione con la Gtt, l´azienda dei trasporti pubblici di Torino, che il sindaco e Catania vogliono concretizzare con la giunta di centrosinistra guidata da Sergio Chiamparino entro fine anno. Ma la Moratti non ha ancora il via libera definitivo dalla sua maggioranza. Ieri, in un vertice a Roma con i segretari regionali del centrodestra, la Moratti ha ottenuto un consenso di massima all´operazione ma con un robusto allegato: Pdl e Lega vogliono più garanzie sulla governance della nuova società che nascerà dalla fusione, ovvero maggiori garanzie che Milano conterà di più dei torinesi nella gestione della futura spa.
 

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