COMUNICATO STAMPA DEL 19-10-11
INCIDENTI STRADALI: ANCORA UNA DONNA INVESTITA DA UN CAMION A MILANO
IL COMUNE NON RISPONDE SULLA RICHIESTA DI METTERE LE POSTAZIONI FISSE DI AUTOVELOX
I PEDONI VANNO DIFESI CON PIU’ SEMAFORI A CHIAMATA E TOGLIENDO I “FINTI” ROSSI
Ancora un incidente a Milano, in via Astesani. Ancora una donna investita da un camion. “Vogliamo sapere perché il Comune di Milano non mette postazioni fisse di autovelox, opportunamente segnalate e ben visibili, per ridurre la velocità dei veicoli ed aumentare la sicurezza delle strade. E’ dall’aprile 2003 che è possibile installarle, ma dopo otto anni siamo solo a quota 2 sulle 24 previste dal decreto dell’allora Prefetto Ferrante” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
“E’ evidente che se ci fossero 24 postazioni fisse in città, i conducenti comprenderebbero, a suon di multe, che a Milano c’è tolleranza zero contro chi supera i limiti ed i benefici si vedrebbero anche nelle vie non direttamente controllate. In via Astesani, ad esempio, non era previsto un controllo da remoto, ma lo era in viale Fermi, la via parallela” ha proseguito Donzelli.
Ogni giorno fioccano le proteste dei consumatori che chiedono inutilmente al Comune di mettere i controlli su quelle 24 strade a rischio. In via S. Rita da Cascia e sul cavalcavia Don L. Milani le auto continuano a sfilare come su un circuito di Formula 1, nell’indifferenza generale.
A Milano, inoltre, è impossibile attraversare sulle strisce pedonali se non sono semaforizzate. Ecco perché il Codacons chiede da anni più semafori a chiamata in corrispondenza delle strisce pedonali e, contestualmente, di eliminare quei semafori che, senza che ci siano degli incroci, bloccano i veicoli indipendentemente dalla presenza effettiva del pedone, come in viale Fulvio Testi. “Gli automobilisti milanesi in questi casi hanno preso la pessima abitudine di rallentare, senza fermarsi. Il rischio di incidenti, in caso di reale passaggio del pedone, è altissimo. Per questo vanno eliminati i “finti” rossi” ha concluso Donzelli.