Si è svolto questa mattina, presso il Ministero delle Attività Produttive, l’incontro tra il CNCU e l’Istat, rappresentato dal Presidente Luigi Biggeri.
L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) pur apprezzando i segnali di apertura mostrati dall’Istituto di ricerca, ha ribadito con forza l’esigenza di una riorganizzazione dell’Istituto di ricerca e ha proposto al Presidente Biggeri diverse soluzioni per una migliore funzionalità dell’organismo che sia più vicino ai consumi reali delle famiglie.
Queste in sintesi le proposte dell’Intesa consumatori:
· Rivedere le voci del paniere ed aggiornarle alla realtà dei consumi;
· Rivedere e modificare i pesi delle voci che determinano il tasso di inflazione, poiché troppo elevate sono le differenze tra i pesi nel paniere ed i costi effettivamente sopportati dalle famiglie;
· Rendere realmente accurate e generalizzate le rilevazioni territoriali dei prezzi.
L’Intesa dei Consumatori ritiene che, per rendere più leggibile e meglio aderente alla realtà l’inflazione, sia necessario operare su tre fasce di reddito: fino a ? 12.000; da ? 12.001 a ? 18.000;
da ? 18.001 a ? 30.000.
Infine poiché è proprio il reddito disponibile la discriminante di accesso ai consumi, l’Intesa dei Consumatori ha chiesto di diversificare tre principali panieri che possono misurare più fedelmente l’inflazione, basato su beni e servizi a seconda se voluttuari o di prima necessità.
ALMENO 3 PANIERI PROPOSTI DALL’INTESA DEI CONSUMATORI!
· Paniere per beni di base o di primaria necessità, ossia quei consumi accessibili a tutti come la alimentazione, il vestiario, le spese fisse per la casa (elettricità, gas, telefono, ecc.), le spese fisse per i trasporti (RCAuto, manutenzione, bollo, abbonamenti bus, metro, treni, ecc.), i servizi bancari, l’istruzione, la sanità, ecc. e che misurano la civiltà.
· Panieri dei beni di consumo durevoli, cioè quei beni che non vengono acquistati tutti i giorni o tutti gli anni come automobili, lavatrici, frigoriferi, televisori, telefonini, hi-fi, ecc.
· Paniere dei beni di lusso quali gioielli ed oggetti voluttuari, auto di grossa cilindrata, vestiario griffato, viaggi per vip, cibarie esclusive di costo elevato (caviale, champagne, ecc.), pellicce, imbarcazioni da diporto, ecc., i cui prezzi non sono accessibili in maniera continuativa alla stragrande maggioranza dei cittadini.