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INCONTRO TRA LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E IL MINISTRO DELL`AMBIENTE




Si è svolto stamattina presso i locali del Ministero dell’Ambiente, un importante incontro tra le associazioni ambientaliste e il nuovo Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, al fine di fissare le linee guida della nuova politica del settore. Il CODACONS, che è stato soggetto attivo dell’evento, dopo aver criticato quelle associazioni legate a schieramenti politici vari, e dopo aver chiesto il ripristino del Consiglio Nazionale dell’Ambiente e del Comitato Scientifico, che la legge 349/86 prevede e che la precedente gestione politica ha fatto morire, ha presentato proposte ed illustrato iniziative volte a migliorare e tutelare l’ambiente che ci circonda. Ecco i punti salienti del documento presentato dal CODACONS.



INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Il traffico Urbano automobilistico rappresenta la grande emergenza del 2000 che provoca danni sia alla popolazione che ai monumenti ed agli spazi costruiti a misura umana. (?Le domeniche verdi sono fumo negli occhi?). Il CODACONS ha ribadito l’insufficienza delle domeniche ecologiche per le quali comunque si sono spesi inutilmente miliardi senza offrire alternative. Tra le principali emergenze di carattere ambientale che aggrediscono le aree urbane nelle città italiane rientra l’inquinamento atmosferico dovuto alle concentrazioni, presenti nell’aria che respiriamo, di monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene, frazioni di particelle sospese e PM10.

Il CODACONS ha chiesto pertanto di limitare la circolazione di alcune categorie di veicoli attraverso misure programmate, permanenti e periodiche come:

– GRATUITA’ DEI MEZZI PUBBLICI DALLE 7,30 ALLE 9,30 E DALLE 16,30 ALLE 18,30 NELLE GRANDI CITTA’ E TUTTO IL GIORNO NEI FESTIVI CON CONTRIBUTI ALLE AZIENDE DI TRASPORTO;



a)la predisposizione dei piani di spostamento, attraverso il mobility manager, per le aziende e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti ubicati nello stesso Comune, che inoltre dovrebbe coordinare e rapportarsi con le aziende coinvolte, le aziende di trasporto e il Comune;

b)un miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di trasporto pubblico direzionando le scelte d’acquisto verso autobus a basso inquinamento (elettrici anche se c’è il problema elettrosmog);

c)la previsione di un programma di informazione nei confronti dei cittadini al fine di orientare i comportamenti dell’opinione pubblica verso un migliore e maggiore uso dei trasporti pubblici,

d)uso di benzine alternative come la colza ad es. utilizzando i 700 MLD della multa inflitta dall’Antitrust alle compagnie assicurative;

e)campagna divulgativa sulla necessità di lasciare le auto a casa contro una pubblicità martellante che ti obbliga a comprare la macchina superaccessoriata;

f)INVECE DI COMPRARE MACCHINETTE OBLITERATRICI CON BIGLIETTO INQUINANTE COME HA FATTO L’ATAC A ROMA ACQUISTARE NUOVI BUS MENO INQUINANTI.



RISORSE ENERGETICHE

Poiché diventa sempre più costoso estrarre benzina che si trova oramai negli strati più profondi del nostro pianeta il CODACONS ritiene- diversamente da Bush – non solo che il protocollo di Kioto vada rispettato e sia solo l’inizio per abbassare l’effetto serra che ancora qualche scienziato mette in dubbio in attesa di vedere altri effetti devastanti sul clima che già oggi viviamo, ma che il ritorno al nucleare come qualcuno vorrebbe proporre timidamente sia impraticabile e improponibile ( persino la Germania si sta preparando a dimettere il nucleare incentivando l’utilizzo delle energie alternative), ma anche:

– L’ADOZIONE DEL PIANO RUBBIA CHE PREVEDE CON CENTRALI SOLARI LA COMPLETA INDIPENDENZA DELL’ITALIA DAL PETROLIO: UN IMPIANTO SOLO DI 6 KM DI RAGGIO SAREBBE SUFFICIENTE ALL’INTERO FABBISOGNO ENERGETICO;



– L’INCREMENTO DI INVESTIMENTI NELLA RICERCA PER LA FUSIONE FREDDA;



– L’utilizzo di energie alternative come :l’eolico, il fotovoltaico, ed altre rappresentano sicuramente una svolta ma devono essere incentivate con esoneri fiscali e imponendo tetti obbligatori maggiori del 2% attualmente previsto dal decreto per la liberalizzazione dell’energia elettrica.



RIFIUTI

In materia di rifiuti l’associazione ha proposto una commissione ad hoc che si occupi di riciclare e smaltire i rifiuti derivanti dall’utilizzo delle attuali tecnologie come dei milioni di cellulari oggi in uso (normalmente viene cambiato un cellulare ogni 4 mesi da una persona su 5) e dei computer attraverso le discariche informatiche.



CAMPI ELETTROMAGNETICI :

il CODACONS ha chiesto che:
-Il Ministro dell’Ambiente si adoperi perché si raggiunga il concerto con il Ministro della Sanità attuale e il Ministro delle Comunicazioni per l’emanazione dei decreti di fissazione dei tetti di esposizione per i campi elettromagnetici : in 3 V/m per l’alta frequenza che il limite più cautelativo adottato attualmente da alcune Regioni Italiane nonché da molti Comuni consentendo una identica tutela sull’intero territorio nazionale ( ricordiamo che il D.I. n. 381/98 lo fissa in 6 V/m), per la bassa frequenza in 0,2 microtesla.

-il Ministro dell’Ambiente di concerto con le Comunicazioni insieme alle altre associazioni ambientaliste un Protocollo con le società di telefonia per l’individuazione delle tecnologie alternative meno impattanti, per la riduzione degli inquinamenti attraverso l’adozione della migliore tecnologia, (fibre ottiche, condivisione della rete fissa , e unica RETE UMTS ) con la previsione di incentivi a favore di coloro che aderiranno.



RICERCA SCIENTIFICA

Il CODACONS ha proposto incentivi alla ricerca in materia ambientale sovvenzionata dallo Stato e dal Ministero dell’Ambiente per studiare gli effetti a lungo termine sulla salute dell’uomo e delle natura intera. LA RICERCA DEVE ESSERE PUBBLICA ATTRAVERSO ISTITUTI COME LA FONDAZIONE BORDONI , MA NON QUELLA ATTUALMENTE RIGENERATA IN SICILIA PER INIZIATIVA DI UN MINISTRO BENSI’ QUELLA ORIGINALE MA CONTROLLATA DALLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E DA TECNICI E ESPERTI DI LORO FIDUCIA.



– BLOCCO IMMEDIATO DEI 54 MILIARDI CONCESSI ALLA BORDONI NEONATA PER IL CATASTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI E DESTINAZIONE DEI FONDI AI COMUNI CHE ATTUANO TERRITORIALMENTE IL CATASTO CON LOGICA DI VALORIZZAZIONE DELLE AUTONOMIE LOCALI.



– UTILIZZO DEI 110 MILIARDI DEL FONDO DEI RICAVI DALLA GARA UMTS DA PARTE DEL COMITATO INTERMINISTERIALE DELLA LEGGE 36/01 ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE DI UN COMITATO DI GARANTI COMPOSTO DA PERSONALITA’ SCIENTIFICHE E RAPPRESENTANTI DEL CODACONS UNICA ASSOCIAZIONE ITALIANA CHE SI SIA BATTUTA ANCHE IN GIUDIZIO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’UMTS.




BATTAGLIA CONTRO LE ARPA

Il Codacons ha criticato il sistema ARPA ?ANPA sin dalla sua origine poiché è sembrato soprattutto un sistema politico di accaparramento di voti , laddove le stesse agenzie non hanno saputo funzionare perché prive di strumentazione di competenze specifiche rimanendo un serbatoio di voti e migliaia sono state le proteste ricevute a tal proposito dal Codacons chiedendo che i controlli nelle materie strettamente sanitari ritornino ad Istituti come l’ISPESL.



ACQUE

E’ necessario prestare attenzione ai depuratori che non funzionano prima di assegnare le bandiere blu e alla potabilità delle acque che arrivano nelle nostre case con una campagna a tappeto di controlli effettivi.



OGM

Il CODACONS ha chiesto maggiori controlli sui campi e sugli ortaggi che arrivano nei nostri mercati.



RISCHI IDROGEOLOGICI

Individuare le responsabilità e le competenze perché non si ripeta l’alluvione di Sarno e quella del Po dovute alla negligenza degli uomini e alle molteplici competenze che finiscono per cozzare ed impedire di individuare un solo referente per la gestione delle aree fluviali e la difesa degli argini dei fiumi (responsabili Parchi, magistrati dei fiumi, ARPA?) che vanno rispettati e non cementificati.

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