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INCREDIBILE: TELEFONA E SPENDE LA BELLEZZA DI 48 EURO PER SENTIRSI DIRE CHE LA LINEA NON E’ ATTIVA!






Davvero singolare la vicenda capitata a Marcella Taralli, presidente dell’associazione quizzisti italiani Araba Fenice. La Taralli contatta il numero 055 ? 7342222 attraverso il quale, fino ai primi di maggio, ci si prenotava per i provini di ? Chi vuol essere milionario? ? gioco a quiz di CANALE 5. A questo numero rispondeva un disco preregistrato che affermava che da quel momento il nuovo numero per prenotarsi per il quiz tv era l’ 899-01501.
La Taralli compone subito il nuovo numero e una seconda voce registrata gli comunica : ?Mi dispiace non sei abilitato a questo tipo di chiamata? .

La telefonata, come si evince anche dal dettaglio della bolletta, durava 8 ? 9 secondi al massimo.
Dopo 4 tentativi, la Presidente dei quizzisti decide di chiamare il 187 per chiarimenti e gli viene comunicato dall’operatore che il suo apparecchio telefonico era si abilitato alle chiamate all’ 899 ( tant’è che risultano nel dettaglio della bolletta altre 2 telefonate al numero 899-204?. Pagate ? 0,050) ma che il problema della disattivazione della linea era di MEDIASET.

Così Marcella Taralli rinuncia a ulteriori tentativi e dimentica la vicenda fino a qualche giorno fa quando, ricevendo la bolletta Telecom, si ritrova addebitati la bellezza di 40 euro + iva, per un totale di 48 euro, per quelle 4 chiamate effettuate a un numero 899 non attivo dal suo apparecchio.

Un addebito evidentemente illegittimo, visto che la signora non è riuscita a mettersi in contatto con il numero 899 e prenotarsi per i provini perché il numero non era abilitato.
Una vicenda sospetta e grave, sostiene il Codacons, perché non è possibile sapere quante altre persone si siano trovate nella medesima condizione della Taralli e magari, non prestando attenzione alla bolletta, hanno pagato telefonate inesistenti.

L’associazione ha presentato al riguardo un esposto all’ Autorità per le comunicazioni, affinchè faccia luce sulla vicenda e accerti eventuali irregolarità, e assisterà legalmente la Taralli nella richiesta di rimborso alla Telecom di quei 48 euro ingiustamente addebitati.

Il Codacons, infine, invita tutti coloro che si sono trovati nella stessa situazione sopra descritta, a rivolgersi all’associazione o all’Araba Fenice per far valere i propri diritti.

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