Il proprietario del pupazzo finisce sotto accusa per “atti contro la pubblica decenza“ Si avvicinano, cercano con gli occhi il pupazzo-mostro e non vedendolo rimangono delusi. Poi si accorgono del telone scuro davanti al trenino fantasma, lo alzano e toccano con mano il loro feticcio. “Perché lo hanno nascosto?“, “Perché non va?“, “Peccato, sembra così vero“. Sono tanti i curiosi venuti per vedere lo spettacolo della pena di morte, attirati soprattutto dal polverone mediatico sollevato sui giornali. Ma il manichino non “friggerà “ più. L`altra sera rischiava la morte per asfissia sotto un telone scuro che lo copriva da cima a fondo. Destino macabro il suo: chi vuole vederlo soffrire sulla sedia elettrica, chi magari a marcire in una discarica. Comunque vada e chiunque abbia ragione, lui farà una brutta fine. E in ultimo ieri pomeriggio ha abbandonato il luna park: sequestrato per ordine del pm Antonio Sangermano e affidato al proprietario dell`area. Il giostraio, Renzo Biancato, è finito nel registro degli indagati, dopo l`esposto del Codacons alla procura, per “atti contro la pubblica decenza“. “Non sono preoccupato – dice Biancato dopo aver appena saputo dell`inchiesta -, mica ho ammazzato qualcuno!“. Intanto il pupazzo potrebbe anche trasformarsi in opera d`arte. L`indiscrezione, clamorosa, arriva proprio da Biancato: “Ho ricevuto già importanti offerte da due noti galleristi che vorrebbero comprare l`Electric Chair. Uno in particolare, di Milano, ha messo sul piatto un bel po` di soldi. Ben più dei cinquemila dollari che ho speso per portarla in Italia“. Le trattative ci sono, ma Biancato non si rassegna a cedere prima di sapere se è suo diritto esibirlo al luna park. “Ho parlato con un avvocato, sta studiando la questione. Se avrò la conferma di essere dalla parte della ragione, potrò continuare a mostrare la mia attrazione. Non lo faccio per denaro, per me è una passione. Mi dà soddisfazione divertire il pubblico con giostre e giochi particolari. Tutto qui. Mi spiace se qualcuno si è offeso, io non volevo scandalizzare nessuno“. E poi il manichino piace così tanto alla gente. Magari non ai politici, ai consumatori o ai movimenti che si battono contro la pena capitale. Ma a chi passeggia per il luna park dell`Idroscalo sì, eccome. “Io sono appassionato di horror. Ero venuto apposta per vederlo in azione – dice Fabio Cella -. Forse è un po` troppo forte per i bambini e magari sarebbe meglio vietare la visione ai minori di una certa età . Però da qui a nasconderlo totalmente ce ne passa“. C`è chi se la prende con le reazioni esagerate della politica. “Pensino a cose più importanti di un manichino – sbotta Carmen Adele Costanda -. Questo è solo un gioco da luna park, in tv i ragazzi vedono ben di peggio“. Il più “agguerrito“ nella difesa della sedia elettrica è Antonio Tallarita. “Non è diseducativa. Al contrario, i bambini capirebbero che non devono fare del male, altrimenti una volta cresciuti faranno una brutta fine“. La pena di morte in Italia non esiste, però. “Dico la verità : io sarei favorevole a reintrodurla“. Il manichino (e non solo lui) trema già all`idea.