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INFALAZIONE ISTAT ? ALTRO CHE 2% – IL POTERE DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE E’ SCESO MOLTO DI PIU’




Ancora una volta, siamo costretti a contestare i dati Istat, sapendo che le famiglie hanno dovuto sostenere un’inflazione ben più elevata di quanto denunciato. Altro che 2%! Siamo sicuramente a più del doppio, come percentuale. Infatti solo per questi aumenti annui pari a:
31 euro per la luce ? 106 euro per il gas ? 155 euro per il riscaldamento ? 14 euro per l’acqua ? 18 euro per la nettezza urbana ? 45 euro per le banche ? 32 euro per rc auto ? 290 euro per i carburanti, si ha una somma pari a 691 euro di aumento. Se a tutto ciò si aggiunge la ricaduta che i costi dell’energia hanno sui prezzi dei beni di largo consumo pari a 190 euro per il trasporto e 205 euro per l’aumento dei costi di produzione, si arriva ad un totale di 1086 euro.

Pur mancando ancora una grande quantità di voci (affitti, sanità, tempo libero, cultura, alimentari ecc?), siamo già ben lontani dai 560 euro ( il 2% di 28.000 euro, pari alla spesa annua delle famiglie) denunciati dall’Istat. Siamo stanchi ormai di denunciare una situazione diventata insostenibile per le famiglie italiane e per l’intero Paese. Si tratta, da un lato di dotare il Paese di strumenti più idonei, migliorando ruoli e funzioni dell’Istituto Centrale di Statistica e, dall’atro lato, di sostenere una nuova politica economica che sia funzionale allo sviluppo. Si ridia fiducia alle famiglie italiane, che hanno perso, in questi ultimi anni, circa un terzo del loro potere di acquisto, provocando inoltre, come si evince dai dati dei consumi in netto calo, un processo di recessione dell’intera economia.








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