Secondo l’Istat, che diffonde oggi i dati preliminari, l’inflazione a marzo sarebbe ferma all’1,9%. Non solo. Senza gli effetti del caro-greggio, l’inflazione sarebbe in picchiata all’1,5%.
?Quelli dell’Istat ? afferma il portavoce Codacons Carlo Rienzi ? non sono dati frutto della scienza statistica, bensì numeri frutto della ?fanta-scienza?, che nulla hanno a che vedere con la realtà dei prezzi?.
Infatti ? spiega il Codacons ? gli effetti del caro-greggio pesano anche sul prezzo dei beni trasportati e, oltretutto, nel mese di marzo si sono verificati forti aumenti sul fronte dell’ortofrutta. Aumenti che però per l’Istat non esistono.
?I numeri dell’Istat ? conclude ironicamente Rienzi ? sono utili per giocarli al Superenalotto. Invitiamo quindi i consumatori italiani a utilizzarli per tentare la fortuna visto l’elevato jackpot, e tentare così di compensare lo svuotamento dei portafogli causato dal caro-benzina e dal caro-ortofrutta?.