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INFLAZIONE AL 2,7%. L’INTESA DEI CONSUMATORI: AVEVAMO RAGIONE NOI






Le previsioni dell’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) si sono avverate: i dati delle città campione vedono salire il tasso d’inflazione su base annua al 2,7% nel mese di ottobre. Segno inequivocabile, afferma l’Intesa, che prezzi e tariffe continuano a levitare senza freni, svuotando le tasche dei consumatori impotenti di fronte a questa escalation.
L’Intesa dei consumatori ha inoltre elaborato i dati Istat: ogni famiglia italiana spenderà in un anno, con questo livello di inflazione, complessivamente 705,61 euro in più rispetto lo scorso anno.

Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori chiedono un intervento urgente del Governo per tutelare i cittadini e rilanciare i consumi, e ribadiscono le proposte a suo tempo presentate, ossia:


1) ridurre i prezzi e le tariffe;


2) favorire la rottamazione di prodotti inquinanti


3) promuovere accordi con esercenti e categorie professionali per bloccare o diminuire prezzi e tariffe


4) istituire incentivi per i giovani o cooperative di giovani (o organizzati in altre forme ) finalizzate all’apertura di attività commerciali nelle città e incrementare iniziative come quella del prestito d’onore a sostegno dell’imprenditoria giovanile per l’apertura di punti vendita di prodotti locali o artigianali


5) riforma della filiera ortofrutticola prevedendo quote di produzione agricola che arrivi direttamente sui mercati.


Altre misure da adottare immediatamente sono la riforma del mercato elettrico, dando impulso all’Acquirente unico che spunti i migliori prezzi per il consumatore, la riforma dell’Rc auto che può dare risparmi ben superiori agli incentivi che il governo intende varare, e, infine, riformare profondamente il settore della distribuzione al dettaglio visto il preoccupante divario che si è aperto fra i prezzi alla produzione e quelli al consumo a partire dai primi mesi del 2002.





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