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INFLAZIONE: BANCHE E ASSICURAZIONI FRA LE PRINCIPALI RESPONSABILI





Banche e assicurazioni hanno pesato sull`inflazione di quest`anno. Lo rileva la Bankitalia nel suo ultimo Bollettino Economico in cui si evidenzia che nel primo semestre nel 2002 i servizi finanziari in generale hanno registrato aumenti del 9,2% con un incremento inferiore solo a quello del 10,5% registrato dal comparto frutta e verdura. “Nel nostra paese – si legge nello studio – i dati disaggregati disponibili per il comparto dei servizi segnalano alcuni rincari particolarmente sostenuti nei mesi estivi come nel caso dei servizi bancari, 5,9% a settembre, e di quelli assicurativi, 9,6%“. Tra le altre voci in aumento Bankitalia sottolinea i libri, i giornali e i periodici e i servizi di ristorazione.

La notizia conferma autorevolmente le denunce inascoltate dell’Intesa dei Consumatori: i cartelli (soprattutto bancario ed assicurativo) sono stati responsabili del caro-vita e senza un intervento tempestivo che calmieri prezzi e tariffe la situazione non si risolve.

Bankitalia spiega come dall`inizio del 2002 si sia nuovamente ampliato il differenziale di inflazione tra l`Italia e gli altri paesi europei. “In Italia il calo dell`inflazione iniziato a febbraio in Europa – si legge – e` stato meno intenso che nell`area Ue mentre la ripresa successiva a giugno e` stata piu` marcata“.
Se infatti l`inflazione di fondo nella media Ue e` scesa dal 2,6% al 2.5% tra il primo e il terzo trimestre in italia ha subito un lieve aumento, dal 2,7 al 2,9%. “Dall`inizio dell`anno il divario nella crescita sui 12 mesi dei prezzi al consumo – spiega Banca d`Italia – tra l`Italia e la media dell`area che si era annullato nel 2001, si `e gradualmente riaperto raggiungendo 0,6 punti percentuali nella media del terzo trimestre“. Questo aumento, aggiunge lo studio “e` ascrivibile quasi per intero all`evoluzione dei prezzi delle componenti piu` erratiche, in particolare dei beni alimentari freschi“.

L’Intesa dei Consumatori chiede che il Governo adotti politiche coerenti con l’esigenza di costruire un mercato vero che esplichi la vera concorrenza a cominciare dalla riforma del Testo Unico bancario che tutela solo i diritti delle banche ed approvi rapidamente una riforma delle assicurazioni diversa dal testo legislativo che farà aumentare senza calmierare le tariffe.

È chiaro che il sistema bancario riesce tuttora a scaricare inefficienze e posizioni di rendita sui consumatori, prosegue l’Intesa, mentre il sistema assicurativo continua a far pagare ai cittadini il potere di mercato che deriva da una vera mancata riforma dell’ RC auto a causa dell’indecisione del Governo. I dati comunicati dalla Banca d’Italia dimostrano ancora una volta quanto sia estemporanea e inefficace l’azione dell’esecutivo per il contenimento dei prezzi nel nostro Paese e poco attivo l’intero Parlamento.





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