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INFLAZIONE: INTESACONSUMATORI MOLTO PREOCCUPATA





Estrema preoccupazione per l’incremento dell’inflazione viene espressa da Intesaconsumatori sia per i problemi di competitività dei nostri prodotti, che ciò comporta, e sia ovviamente per la perdita del potere di acquisto dei cittadini.

Noi naturalmente continuiamo a ritenere del tutto sottostimata la percentuale del 2,4% a causa dei notevoli incrementi del prezzo dei carburanti, dei servizi bancari e di quelli assicurativi, che non incidono solamente in maniera diretta, ma anche in termini indiretti, sulla determinazione dei prezzi dei beni e dei servizi di largo consumo (ad esempio l’ISTAT ha registrato l’aumento che le compagnie aeree fanno sui biglietti portato da 12 a 16 euro, causa costo carburanti?).
Continuiamo inoltre ad avere grandi perplessità rispetto alle forti divaricazioni che si registrano tra città e città sul dato inflattivo e che sta a significare quanto da noi sempre denunciato di inadeguatezza e scarsa accuratezza nelle rilevazioni dei prezzi territoriali.

Siamo oltremodo preoccupati poiché in prospettiva non si intravedono segnali di svolta radicali per una nuova politica economica basata su investimenti, innovazione e modernizzazione di settori dei servizi di pubblica utilità, che possano abbattere tariffe tra le più elevate in Europa. Invece di fare tutto ciò, si decidono interventi di rientro del debito pubblico, come la pessima manovra che si vuole attuare, che inciderà ancora una volta, e di più, sul potere di acquisto delle famiglie, già duramente colpite con un ulteriore aggravio di 120 Euro all’anno.





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