L’inflazione galoppante al 3,3%, con picchi di aumenti del 18,6% per la pasta, 10,6% per pane e cereali, dell’8,3% per latte, formaggi e uova, del 6,3% per la frutta e addirittura del 19,3% per il gasolio, determinerà a fine anno una stangata pari ad almeno 1.300 euro a famiglia.
Queste le stime del Codacons, che offre al nuovo Governo un pacchetto di misure da adottare subito per frenare la corsa dei prezzi.
“Chiediamo al nuovo esecutivo di mettere subito in campo una serie di provvedimenti atti a contenere i prezzi e le tariffe e salvaguardare i bilanci delle famiglie – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Si tratta di semplici misure che possono essere adottate in tempi stretti e che porterebbero vantaggi immediati ai consumatori di tutta Italia”.
Nel dettaglio:
– rafforzamento di Mr Prezzi e creazione di un Dipartimento ad hoc dedicato ai consumatori, che abbia la possibilità di elevare sanzioni contro le speculazioni e che studi misure concrete contro il caro-vita;
– liberalizzazione dei saldi tutto l’anno, dando ai commercianti la possibilità di scegliere quando scontare la proprio merce;
– triplo prezzo sull’ortofrutta (origine, ingrosso e dettaglio) così da limitare i ricarichi dal campo alla tavola;
– rafforzamento delle autorità esistenti (Isvap, Antitrust, Agcom, ecc.);
– definizione del “prezzo anomalo”, ossia di quell’aumento che viene considerato fuorilegge e, come tale, perseguibile;
– apertura immediata della vendita di carburanti presso la grande distribuzione;
– controlli a tappeto negli esercizi commerciali e verifiche costanti sui ricarichi dei prezzi dall’origine al dettaglio;
– “benzacartelloni” in tutti i quartieri delle città, indicanti i distributori di benzina di zona e i prezzi praticati, così da rafforzare la concorrenza tra gestori;
– Taglio delle accise sui carburanti pari ad almeno 8 centesimi di euro al litro;
– Creazione in ogni comune italiano di mercati settimanali di vendita diretta produttore-consumatore.