L’impennata dell’inflazione a dicembre, se non rientrerà nei prossimi mesi, rischia di determinare a fine 2008 una maggiore spesa per famiglia pari a circa 500 euro.
“Gli elevati incrementi registrati dall’Istat e pari al 12,6% per il pane, 8,6% per la pasta, 5,8% per latte, formaggio e uova, 3,5% per la carne e 4,8% per la frutta, sono addirittura sottostimati – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – poiché nella realtà quotidiana dei consumatori i rincari a dicembre sono stati anche maggiori. Se si considerano poi gli aumenti registrati nei giorni scorsi nei mercati e nei negozi, a seguito delle quotazioni record del petrolio, il rischio concreto è di un aggravio di spesa a fine 2008 pari a 500 euro a famiglia sono per il settore alimentare”.
“Se si vuole evitare una nuova stangata ai cittadini – conclude Rienzi – è indispensabile far rientrare al più presto l’inflazione e intervenire con ogni strumento per ridurre i prezzi nel comparto alimentare e in quello energetico”.