Il restyling del paniere di beni Istat su cui si calcola l’inflazione viene bocciato dal Codacons.
?Non capiamo a cosa serva aggiungere o togliere una manciata di voci ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? quando i problemi veri del paniere riguardano le modalità delle rilevazioni dei prezzi e i pesi assegnati a ciascuna voce?.
?Entrando nel dettaglio del nuovo paniere ? prosegue Rienzi – si potrebbe obiettare che ha poco senso far uscire prodotti ancora largamente usati dagli italiani come la torta gelato, le pantofole, e la coperta, per introdurre beni, in particolare quelli legati all’elettronica, il cui prezzo tende a calare costantemente per via delle continue innovazioni immesse sul mercato. Le tariffe degli avvocati poi non dovrebbero uscire, ma semplicemente l’Istat dovrebbe considerare quelle effettive praticate dagli studi legali ai propri assistiti?.
?La questione fondamentale è comunque un’altra ? conclude Rienzi ? ossia la necessità di modificare ed aggiornare in termini più attinenti alla realtà i pesi adoperati nel paniere, migliorare in qualità e quantità l’accuratezza delle rilevazioni territoriali dei prezzi dei beni di largo consumo, e creare panieri diversificati in grado di rappresentare meglio la situazione reale delle diverse categorie di consumatori?.
Solo attuando queste modifiche ? conclude il Codacons ? sarà possibile arrivare ad un paniere e a un dato sull’inflazione rappresentativo e credibile, nell’interesse di tutti i cittadini costretti a subire, oltre al danno, la beffa di un tasso mensile di parecchio inferiore a quello reale, come dimostrato dalle stime preliminari diffuse oggi che vedono a gennaio un’inflazione in picchiata all’1,7%!!