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INFLAZIONE, RETRIBUZIONI, CONSUMI: ISTAT CONTINUA A DARE I NUMERI!

Istat, l’Istituto Centrale di Statistica continua a dare i numeri, mistificando i disagi delle famiglie che non arrivano più a far quadrare i bilanci. Secondo i dati delle città campione, infatti, l’inflazione sarebbe attestata a dicembre al 2 per cento, con un aumento dello 0,2 per cento su base mensile rispetto a novembre, ma potrebbe anche restare inchiodata all’1,9 per cento, con aumenti nulli; ma sempre per la stessa Istat, i dati sulle retribuzioni sarebbero cresciuti del 2,9 per cento !

Infatti le retribuzioni lorde per unità di lavoro equivalenti sarebbero cresciute, nel terzo trimestre, del 3,5 per cento nell`industria e del 2,3 per cento nei servizi. “Anche al netto degli effetti stagionali, la variazione rispetto al trimestre precedente e` stata piu` elevata nell`industria (+0,7%) che nei servizi (+0,6%)“, precisa l`Istat, sottolineando che all`interno del settore industriale le retribuzioni dei comparti relativi alle attivita` manifatturiere ed alle estrazioni di minerali hanno segnato un incremento tendenziale del 4,2 per cento! Peccato che i lavoratori non si siano accorti di tanta inusitata ricchezza delle loro retribuzioni, distratti come sono nel far quadrare i bilanci sempre più miseri e ristretti ed a ridurre le quote dei consumi alimentari, che sempre secondo L’Istat è diminuita del 2,4 per cento.

Le vendite al dettaglio – sempre secondo Istat – sono scese in ottobre dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente e del 2,7 per cento rispetto ad ottobre 2003. Istat precisa che la variazione tendenziale registrata è la peggiore dal maggio 2004, quando i consumi calarono del 3,2%. Secondo le rilevazioni dell`Istituto, in ottobre le vendite al dettaglio di alimentari sono calate del 2,4% mentre quelle di non alimentari hanno registrato una flessione del 2,9%. Complessivamente, nei primi dieci mesi dell`anno, le vendite al dettaglio sono scese dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente.

Le tre notizie diffuse dall’Istat stamani nell’arco di 2 ore, oltre a contraddirsi a vicenda, confermano la vocazione dell’Istituto nel ?dare i numeri? su inflazione, retribuzioni, consumi, che non rispecchiano la realtà di un Paese in declino e di un’economia stagnante che cerca di arrancare ma indietreggia come il gambero! Intesaconsumatori continua a diffidare dei dati dell’Istat, veri e propri numeri ?al lotto?, che non hanno alcuna probabilità di essere ?veri? e che non hanno neppure la possibilità, alla stesa stregua dei ?ritardatari? di uscire come il 53 sulla ruota di Venezia.




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