Nel numero oggi in edicola il settimanale Espresso fa un elenco di “bufale“ nell`informazione. Tra queste l`Espresso include anche una notizia relativa alla richiesta di aiuto , rivolta alla nostra associazione, da parte di un bambino di 15 anni, costretto a soffrire in casa per un padre irriducibile fumatore. Il prestigioso settimanale, che avrebbe con “molta cura“ verificato la non verità della notizia, finalmente dimostrando di essersi emendato dalla superficialità con cui in altre occasioni ha saputo insultare il CODACONS con notizie false e raccolte da soggetti chiaramente squalificati come fonte (vedi in proposito l`assegnazione all`Espresso del premio Velleio Patercolo 2000 con ampia motivazione pubblicata sul sito www.codacons.it alla voce Arie tematiche – Varie), conclude con un secco giudizio di “invenzione“ per il caso del piccolo V.M. e della sua sconsolante e grave situazione. Ecco i fatti: subito dopo la comparsa sulla stampa della notizia relativa al ragazzo, Giovanni Ricci, autore dell`articolo dell`Espresso, e che deve togliersi qualche sasso dalla scarpa essendo sotto inchiesta disciplinare da parte dell`ordine dei giornalisti proprio su denuncia del CODACONS per un articolo pesantemente ingiurioso da lui firmato sul numero del 21/12/2000 del settimanale, e che non ha ottimi rapporti con il CODACONS per quanto si è ricordato sopra, ha fatto telefonare all`Ufficio Legale e all`Ufficio Stampa del CODACONS da un cronista del Gruppo Espresso, D.P., amico dell`associazione per aver in passato svolto le funzioni di addetto stampa del CODACONS, nel disperato tentativo di saperne di più e fare uno scoop. Ovviamente poiché all`Espresso non verrebbe proprio in mente che mai la nostra associazione darebbe in pasto alla stampa un caso umano così drammatico per farne oggetto di servizi fotografici, invadenze petulanti e ancor più tristi conseguenze sul vissuto quotidiano già difficile di un nucleo familiare, il nostro rifiuto di fornire particolari e violare la privacy ha dato molto fastidio. Così, siccome ciò che l`Espresso non riesce a mettere in pagina …per l`Espresso non esiste…la nostra eccessiva riservatezza è stata punita e siamo finiti tra le “bufale“. Ma tant`è: promettiamo all`Espresso e a Giovanni Ricci che se faranno ammenda della pesante superficialità dimostrata in occasione della vicenda che ha meritato al settimanale l`assegnazione del premio intitolato al giornalista più servile dell`antica Roma, li faremo incontrare , con il rispetto della riservatezza e anonimato sia sul cognome che sulla città di residenza, con il ragazzo quindicenne, sempre che chi ci ha segnalato il caso e i diretti interessati accettino.
Il CODACONS comunque ringrazia l`Espresso per averlo messo al livello di giornalisti del calibro di Orson Welles, ma non lo ringrazia per averlo escluso nell`articolo di pag. 185 dal titolo:“Segreterie fantasma e bollette dopate“- arrecando così grave danno ai suoi lettori – dall`elenco delle associazioni a cui rivolgersi in caso di truffe nei servizi telefonici, dato che il CODACONS è tra le associazioni in prima linea in questo settore.
Per il resto ricordiamo all`Espresso che il caso di V.M. (che ovviamente non si chiama V.M. né risiede a Forlì, ma invero non molto lontano di lì) non rappresenta un caso isolato. Infatti, dalla ricerca presentata ieri a Roma, nel corso del convegno nazionale “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale“ organizzato dall`Istituto Superiore di Sanità a cui il CODACONS ha partecipato nella persona di un suo Presidente come relatore, ad opera dell`Agenzia di Sanità pubblica della Regione Lazio, sono risultati dati impressionanti sulla esposizione dei bambini al fumo passivo dei genitori in casa. I dati evidenziano in un anno 87 casi di morte improvvisa del lattante, 76.954 casi di infezioni respiratorie acute (0-2 anni), 27.048 casi di asma bronchiale (6-14 anni), 48.183 casi di sintomi respiratori cronici (6-14 anni), 64.130 casi di otite acuta (6-14 anni). Le tragiche evidenze emerse nel convegno nazionale di Roma dimostrano la assoluta verità del caso del bambino quindicenne e, anzi, ci costringono ad immaginare che decine di migliaia di casi ancora più gravi di quello denunciato restano nascosti e portano tanti adolescenti a stati patologici gravi senza che nessuno ne venga a conoscenza e/o sollevi il problema, come meritoriamente ha fatto la stampa per V.M., e induca un sano dibattito nelle famiglie in cui si soffrono analoghi problemi . Su questo e sui tanti casi del genere , dura realtà di una società immatura che accetta una strage di innocenti pur facilmente evitabile con una seria campagna di informazione sulle conseguenze gravi che derivano dal fumo indoor dove abitano bambini, il CODACONS, e speriamo anche l`Espresso, non ha nessuna voglia di scherzare.
Valutazione quantitativa dell`impatto annuale dell`esposizione a fumo passivo in Italia – bambini
Esito
Esito
|
Casi/anno
(a) |
%pop.esposta
(b) |
RR
(c) |
95% IC
(c) |
Casi attribuibili
% (d) |
Casi attribuibili
N (e) |
Neonati Basso peso (<2500 gr) alla nascita | 25.597 | 22,7 | 1,38 | (1.01-1.87) | 7,9 | 2.033 |
Morte improvvisa del lattante | 516 | 21,7 | 1,94 | (1.55-2.43) | 16,9 | 87 |
Bambini (0-2 anni) Infezioni acute delle basse vie respiratorie | 360.583 | 47,6 | 1,57 | (1.42-1,54) | 21,3 | 76.954 |
Bambini ed adolescenti (6-14 anni) | . | . | . | . | . | . |
Asma bronchiale | 297.637 | 47,6 | 1,21 | (1.10-1.34 | 9,1 | 27.048 |
Sintomi respiratori cronici (incidenza) | 469.953 | 47,6 | 1,57 | (1.42-1,54) | 21,3 | 76.954 |
Otite media (incidenza) | 449.066 | 47,6 | 1,35 | (1.0-1.6)* | 14,3 | 64.130 |
(a) casi annuali di malattia tra i bambini
(b) % popolazione infantile (o donne in gravidanza) esposta a fumo passivo;
(c) rischio relativo (e limiti di confidenza al 95%) di malattia associato all`esposizione a fumo passivo derivante da meta-analisi;
(d) % dei casi di malattia attribuibili ogni anno all`esposizione a fumo passivo in Italia;
(e) numero dei casi di malattia attribuibili ogni anno all`esposizione a fumo passivo in Italia
* range delle stime