Illegittime sono le richieste dell’istituto. Con una sorta di silenzio-assenso l’INPDAP si prepara ad incassare 80 milioni di euro all’anno. Ad ogni pensionato verrà trattenuto infatti lo 0,15% della pensione lorda (in media circa 35 euro a testa all’anno) se non manderà comunicazione all’istituto entro fine mese.
Si tratta di un accordo iniziale per prestazioni di servizi finanziari disciplinato specificamente dal d.lgs. 19/8/05 n. 190, in attuazione di direttiva CE in materia di commercializzazione a distanza di servizi finanziari, e come tale, evidenzia il CODACONS, è vietata tale modalità di vendita.
Esclude il silenzio assenso anche il Codice del consumo, art. 57 ?E’ vietata la fornitura di beni e/o servizi se non vi è stata una preventiva richiesta?; così anche nel testo novellato dal d.lgs. 146/2007, che qualifica tale modalità come ?pratica commerciale sleale?.
Per questi motivi il CODACONS ha inviato un esposto all’Antitrust, per ottenere l’inibizione della pratica e quindi la cessazione dell’invio di tali comunicazioni nonché l’applicazione delle sanzioni previste (la multa è fino a 500.000,00 euro), e a CONSOB e BANCA D’ITALIA per i provvedimenti di rispettiva competenza in forza della legge speciale 190/05 che espressamente attribuisce al CODACONS (quale associazione di consumatori riconosciuta) il potere di proporre il ricorso all’autorità di vigilanza.