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Intesa Consumatori contraria al ridotto funzionamento dell’Autorità per leComunicazioni

Il dr. Calabrò – Il Presidente dell’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – ha diffidato lo scorso 17 novembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze a riversare immediatamente all’AGCOM la somma di 5,131 milioni di euro rimarcando, in difetto di ciò, una diminuzione delle sua attività tra cui l’impossibilità di effettuare il monitoraggio sul rispetto del pluralismo e della par condicio.


A peggiorare il quadro è il fatto che questa denuncia non giunge solitaria, già in passato il Presidente di AGCOM ha più volte evidenziato le difficoltà della Autorità da lui presieduta a far fronte ad un carico di lavoro notevolmente accresciuto dalle attribuzione della Legge Gasparri, sottolineando la inadeguatezza, in numero e per alcuni comparti anche in skill professionali, delle risorse oggi in carico e quindi la necessità di procedere quanto prima ad una immissione di nuove forze.


Quanto sta avvenendo costituisce motivo di seria preoccupazione e stupisce il silenzio assordante con cui viene accettato di fatto un ?funzionamento a scartamento ridotto? della AGCOM specie se ampiamente annunciato! Non sappiamo se tutto ciò avviene per caso! ma sappiamo per certo che una Autorità a scartamento ridotto è la miglior tutela al mantenimento delle posizioni dominanti e dello status quo!


La ridotta capacità di AGCOM, più volte annunciata dal Presidente Calabrò, penalizza l’intero settore delle comunicazioni (quello delle telecomunicazioni e quello radiotelevisivo) ma appare in macroscopica e allarmante evidenza, e non da ora, per il settore radiotelevisivo. L’esempio più eclatante è che ad oggi 21 novembre 2005 AGCOM non abbia ancora deliberato il Regolamento per l’attuazione del piano nazionale delle frequenze televisive in digitale pur essendo ancora fissato per legge al 31.12.2006 la chiusura delle trasmissioni televisive in tecnica analogica! E dopo un anno e mezzo non ha ancora rinnovato il CNU (Consiglio Nazionale degli Utenti.

L’Intesa Consumatori denuncia l’insostenibilità di tale stato di cose che danneggia la concorrenza ed i consumatori, richiede alla AGCOM di procedere, rapidamente e per tempo, all’assolvimento delle attività a lei attribuite, in particolare quelle della Legge Gasparri, e alla nomina del CNU secondo i principi di legge e non sulla base di interpretazioni extra legem, e conferma il suo impegno a garantire con ogni mezzo la tutela degli interessi generali dei cittadini e dei consumatori.








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