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INTESA CONSUMATORI CONTRO SAN PAOLO IMI



L’avviso a pagamento, pubblicizzato oggi su alcuni quotidiani (ad es. la Repubblica, pag.15),che pubblicizza la nascita del ?Comitato dei clienti del San Paolo Imi possessori dei bond Parmalat?, promette di avviare azioni collettive di risarcimento contro i responsabili del dissesto, per i danni morali e per i danni direttamente sopportati e di curare gli atti occorrenti per l’ammissione al passivo, in Italia ed all’estero.

Peccato che dietro al Comitato, ci sia proprio il San Paolo Imi, la stessa banca cioè che ha venduto i bond Cirio ed Argentini ai risparmiatori; lo stesso istituto di credito che è indagato dalle Procure della Repubblica per aver ritardato il rientro di un affidamento al gruppo agro-alimentare proprio per incassare i proventi delle obbligazioni Cirio emesse nei paradisi legali e che non potevano essere venduti,neppure se richiesti,al pubblico dei risparmiatori.

Piuttosto che coinvolgere le rappresentanze reali dei consumatori ed ammettere i propri errori, come in precedenza hanno fatto banche ben più blasonate, il Gruppo San Paolo-Imi pare preferire e sostenere comitati di comodo per far ritenere che darà tutela ed assistenza alla propria clientela.
Intesaconsumatori, dopo aver segnalato all’Ufficio Pubblicità Ingannevole dell’Antitrust l’avviso a pagamento uscito oggi per verificarne gli eventuali profili di ingannevolezza (così si potrà accertare anche il committente), alla Consob ed alla Banca d’Italia per gli aspetti di propria competenza ed al Consiglio Superiore della magistratura, posto che viene reclamizzato come presidente del Comitato un presidente del Tribunale di Torino e della Corte d’Appello di Venezia,stigmatizza l’usuale arroganza di banche che continuano a dichiararsi parti lese dopo aver fatto finora,almeno 825.000 vittime del risparmio tradito.

Intesaconsumatori, preoccupata per la crisi di fiducia nei rapporti banche clienti che si riverbera sull’economia italiana e sull’affidabilità internazionale del Paese,è disponibile ad un confronto per recuperare la fiducia perduta, purchè le banche la smettano di fare le vittime ed avviano un serio e costruttivo tavolo finalizzato ad ammettere gli errori ed a risarcire,caso per caso, le numerose vittime del risparmio tradito.





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