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Intesa consumatoti: “boicottare i prodotti che registrano gli aumenti piu’ consistenti”

Ci riprovano, le associazioni dei consumatori, a convincere quante più persone possibile a boicottare i prodotti che stanno registrando gli aumenti più consistenti, dal pane, alla pasta fino alla benzina. Un anno fa lo chiamarono lo "sciopero della pastasciutta", ed era indetto da quattro associazioni.  Quello di oggi sarà invece lo "sciopero della pagnotta" e vedrà l’adesione di ben 16 sigle (Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori) che si sono date appuntamento in piazza del Popolo, davanti alle sede delle Poste, dove stazioneranno dalle ore 10 alle 12. Sul tavolo i problemi del carovita che le associazioni chiedono di arginare con un blocco di prezzi e tariffe fino al 30 giugno 2009. Nell’occasione, le associazioni divulgheranno il pacchetto di proposte che presenteranno oggi stesso al Governo: l’istituzione di una tariffa sociale elettrica estesa anche al gas e l’Iva sul gas metano al 10%, sanzioni per le scuole che non rispettano il tetto di spesa previsto dalla legge, cartellini "antispeculazione" che indichino il prezzo di vendita al dettaglio dei beni di prima necessità accanto a quello finale, definizione di "panieri" regionali o provinciali a prezzi calmierati. E ancora: un meccanismo che obblighi le società petrolifere ad adeguare il prezzo della benzina alla discesa dei prezzi del greggio, un recupero fiscale (con detrazioni o bonus) per almeno 300 euro a famiglia. L’aumento dei prezzi è il problema prioritario per le famiglie, secondo i consumatori, ed è destinato ad aggravarsi sempre di più. Lo dimostrano anche gli indici registrati dall’Osservatorio del Comune di Pesaro: in un solo anno (dall’agosto 2008, allo stesso mese del 2007) la famigerata pagnotta ha registrato un incremento del 23%, quello della pasta di grano duro del 29% e del riso 31% rispetto al 2007. Significativo anche l’incremento registrato dalla farina (+35,2%). Ma ad alleggerire il borsellino delle famiglie contribuiscono anche altre voci, dalle prestazioni mediche libero professionali (con aumenti fino al 20%) alle calzature (+15%). In prospettiva di un’ulteriore "stangata autunnale" che comporterà per ogni famiglia aumenti

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