INTESA DEI CONSUMATORI CONTRO OGNI IPOTESI DI CONDONO EDILIZIO DIFFIDA I PARLAMENTARI
Sono migliaia i crolli grandi e piccoli che ogni anno si verificano a causa degli abusi edilizi commessi nel nostro paese in occasione di ristrutturazioni o nuove costruzioni realizzate in fretta e furia per poi essere condonate con le leggi di perdono, e migliaia sono le persone che ogni anno perdono la vita in tali incidenti.
E le organizzazioni dei consumatori raccolte nell`INTESA (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) scendono sul piede di guerra e annunciano che, in caso di disastro, denunceranno per concorso in disastro colposo e strage coloro che dovessero, presentando la proposta di condono, favorirne l`approvazione, e organizzeranno le vittime dei disastri per chiedere a tali parlamentari il risarcimento dei danni derivati dal crollo, comprese le famiglie delle povere vittime di San Giuliano.
Perdonare infatti chi, in barba alle norme, costruisce, ristruttura e modifica abusivamente edifici e locali, spesso scavalcando con superficialità le disposizioni a tutela della sicurezza, equivale a graziare chi mette a repentaglio la salute dei cittadini, vittime di un numero crescente di incidenti in un paese, l’Italia, in cui in materia di edilizia e di sicurezza nelle case è stato fatto davvero poco.
E proprio a sottolineare la pericolosità di alcuni edifici abusivi arriva una sentenza del Consiglio di Stato. Dopo 16 anni di ricorsi e perizie, finalmente il palazzo abusivo Edilmonte in vallone S.Rocco a Roccaraso sarà abbattuto. Il Consiglio di Stato, dopo anche due denunce presentate dal presidente del Codacons contro il dirigente della cancelleria e un Giudice, ha finalmente messo la parola fine alla vicenda. Clamorosa la motivazione della sentenza, pubblicata ieri, del supremo consesso amministrativo, presieduto da Paolo Salvatore: “ritiene il collegio di condividere le valutazioni espresse dal TAR circa l`esistenza di un`attuale situazione di pericolo in cui l`ambiente gioca un doppio ruolo attivo e passivo…il ruscellamento superficiale potrebbe innescare locali fenomeni di erosione o sgrottamento…“.
